RIETI - Trentottesima edizione all’insegna del tutto esaurito per la sfilata dei Cavalli Infiocchettati. Un corteo di oltre 210 cavalli, quattro carrozze e le pattuglie...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Infiocchettati"">
Grande partecipazione anche tra i cavalieri, con equipaggi che sono arrivati da da Stroncone, Viterbo, L’Aquila, Avezzano, Magliano dei Marsi e molte altre zone dell’Abruzzo, dell’Umbria e della Toscana. A favorire la grande festa anche una stupenda giornata di sole che ha spinto tantissime persone a scendere in strada per assistere alla sfilata. La zona più frequentata è stata quella di Porta d’Arce, con Piazza Chiesa del Suffragio al centro di tutte le attività. Fin dal mattino molti stand che vendevano prodotti locali, poi la sfilata in costume per rievocare il rito della benedizione dei cavalli che i carrettieri svolgevano nella chiesa di Sant’Antonio Abate. A metà pomeriggio c’è stato anche il saluto delle autorità dal palco sistemato all’inizio di via Garibaldi. Grande soddisfazione da parte dell’Associazione Porta d’Arce e del Presidente Valentino Iacobucci, che anche quest’anno ha messo in piedi un’edizione da record. Parlando dal palco, Iacobucci ha fatto cenno anche al futuro della manifestazione.
“Meglio di così non poteva andare. Un ringraziamento alle forze dell’ordine e alla Municipale, per il grande presidio che è stato fatto. Non ci sono stati problemi di nessun tipo e questo ci fa piacere. Andando avanti le situazioni sono sempre più difficile, stare dietro alle normative non è facile, ma noi siamo orgogliosi del risultato. La manifestazione ora dovrebbe essere gestita da un consorzio di più enti, con l’Associazione Porta d’Arce che dovrebbe fare da garante. Questo è il nostro obiettivo e questa è la strada che vorremmo seguire per far crescere sempre di più i Cavalli Infiocchettati”. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero