Nomina al Comune di Campotosto, richiesta di condanna per l'ex dirigente al Comune di Rieti Antonio Preite

Antonio Preite
RIETI - Richiesta di condanna a un anno e mezzo per l’ex dirigente del settore finanziario del Comune di Rieti, Antonio Preite. Il caso giudiziario riguarda il Comune...

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RIETI - Richiesta di condanna a un anno e mezzo per l’ex dirigente del settore finanziario del Comune di Rieti, Antonio Preite. Il caso giudiziario riguarda il Comune abruzzese di Campotosto e vede sotto processo, oltre al funzionario Preite, il sindaco del Comune della provincia dell’Aquila, Ercole Di Girolami, per cui l’accusa chiede una condanna a un anno, e l’ex sindaco Luigi Cannavicci, per cui l’accusa chiede la condanna a un anno e 4 mesi. Secondo l’accusa, sindaco ed ex sindaco di Campotosto, pur sapendo che Preite era stato condannato per abuso d’ufficio dal tribunale di Rieti e che lo stesso ex sindaco Cannavicci aveva ricevuto un avviso di garanzia insieme a lui per averlo nominato vicesegretario comunale, con funzioni di segretario reggente nel Comune di Campotosto, avrebbero proceduto alla nuova nomina di Preite quale istruttore direttivo del Comune abruzzese.

Le indagini. Il via all’indagine, a dicembre 2021, partì da alcuni consiglieri di minoranza di Campotosto, vista la presunta incompatibilità di Preite a ricevere per due volte incarichi. Per l’accusa, sotto esame possibili dichiarazioni mendaci dello stesso Preite che non avrebbe comunicato, (né gli stessi rappresentanti comunali a quanto pare hanno mai chiesto delucidazioni) la condanna inflitta a Rieti. Neppure l’avviso di garanzia a Cannavicci e Preite, per l’errata assunzione di quest’ultimo, come vicesegretario generale, avrebbe scoraggiato l’Ente a una nuova assunzione. Preite è accusato anche di usurpazione di funzione pubblica. Il processo è aggiornato a dicembre.

Il precedente. Preite fu a lungo responsabile del settore finanziario del Comune di Rieti. Il dirigente comunale, nel 2012, finì agli arresti domiciliari, dove restò per 102 giorni, con l’accusa di concorso in peculato aggravato e il tribunale del Riesame applicò la misura interdittiva dall’ufficio dove prestava servizio. La vicenda riguardava alcune consulenze “fantasma” pagate dal Comune di Rieti alla Carlo Latini sas e alla Brand Up srl, dal 2003 al 2010, e a Massimo Morelli, dal 2010 al 2012, per svolgere il servizio di controllo di gestione del Comune, ottenendo la liquidazione dei compensi da Preite, responsabile del settore finanziario. Nel giugno 2019, Preite venne condannato a 10 mesi per abuso d’ufficio: reato riqualificato da quello più grave di peculato e che ha assorbito anche quello di falso, nato nell’inchiesta del 2012. Preite cercò di rientrare in servizio a Rieti dopo il licenziamento, anche dopo che la Cassazione decretò come definitivo il suo licenziamento, ma senza riuscirvi. Nel 2018 ha avuto un incarico ad Amatrice - giunta Palombini - dove, oltre a dirigere il settore finanziario, ha spesso fatto le veci del segretario comunale, che aveva lasciato l’incarico

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Il Messaggero