Rieti a porte chiuse, l'amarezza del patron Poulinakis: «Fatto il possibile, dispiace per i tifosi»

Il patron Poulinakis
REITI - Deluso il patron del Rieti Manthos Poulinakis su quanto emerso dopo la riunione in questura al termine della quale non è stato dato il via libera per l'accesso...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
REITI - Deluso il patron del Rieti Manthos Poulinakis su quanto emerso dopo la riunione in questura al termine della quale non è stato dato il via libera per l'accesso dei tifosi allo Scopigno per la gara di Coppa Italia contro il Teramo di domenica alle 17.30 che sarà giocata a porte chiuse.


«Sono chiaramente molto deluso da quello che è successo oggi - dichiara il patron - Una serie di decisioni da parte di terzi soggetti ci obbliga a giocare la nostra prima partita ufficiale senza i nostri fantastici fan, nonostante la buona volontà e la disponibilità mostrata da parte di tutti per fare il possibile».

«Ci dispiace - prosegue il patron - perché siamo stati tra i primi team ad ottenere la licenza per partecipare al campionato, una licenza che, a quanto ho capito, non è stata rilasciata a molte squadre; una licenza che soddisfa tutte le esigenze finanziarie, organizzative e infrastrutturali della Lega e della Federazione, ma che, paradossalmente, non ci permette di giocare di fronte ai nostri fan».

«Il Presidente, il nostro staff tecnico, i nostri giocatori e dipendenti, lavorano ogni giorno ben oltre i loro mezzi e grazie al quale siamo riusciti a creare un team di professionisti reali in meno di un mese - precisa il patron - nonostante abbiamo trovato un club amatoriale con un'organizzazione insoddisfacente».

«Oggi, la cosa più importante è mantenere la calma e le condizioni mentali della squadra - chiosa il patron - e assicurarsi che la nostra prima partita ufficiale sia condotta nelle migliori condizioni competitive e psicologiche».

«Non ho interessi professionali o personali, né nella città di Rieti, né in Italia, e questo è il motivo per cui, d'ora in poi, difenderò gli interessi della Società e del team in ogni luogo e ad ogni costo - conclude il patron - Ai nostri stupendi tifosi invece chiedo di starci vicino». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero