«Sono chiaramente molto deluso da quello che è successo oggi - dichiara il patron - Una serie di decisioni da parte di terzi soggetti ci obbliga a giocare la nostra prima partita ufficiale senza i nostri fantastici fan, nonostante la buona volontà e la disponibilità mostrata da parte di tutti per fare il possibile».
«Ci dispiace - prosegue il patron - perché siamo stati tra i primi team ad ottenere la licenza per partecipare al campionato, una licenza che, a quanto ho capito, non è stata rilasciata a molte squadre; una licenza che soddisfa tutte le esigenze finanziarie, organizzative e infrastrutturali della Lega e della Federazione, ma che, paradossalmente, non ci permette di giocare di fronte ai nostri fan».
«Il Presidente, il nostro staff tecnico, i nostri giocatori e dipendenti, lavorano ogni giorno ben oltre i loro mezzi e grazie al quale siamo riusciti a creare un team di professionisti reali in meno di un mese - precisa il patron - nonostante abbiamo trovato un club amatoriale con un'organizzazione insoddisfacente».
«Oggi, la cosa più importante è mantenere la calma e le condizioni mentali della squadra - chiosa il patron - e assicurarsi che la nostra prima partita ufficiale sia condotta nelle migliori condizioni competitive e psicologiche».
«Non ho interessi professionali o personali, né nella città di Rieti, né in Italia, e questo è il motivo per cui, d'ora in poi, difenderò gli interessi della Società e del team in ogni luogo e ad ogni costo - conclude il patron - Ai nostri stupendi tifosi invece chiedo di starci vicino».
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