RIETI - Pezzotti si congeda dal Rieti con una vittoria. Da domani la panchina amarantoceleste sarà per Bruno Caneo che, come anticipato nei giorni scorsi da Il Messaggero,...
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BLITZ OLTRE LO STRETTO
Tornando invece alla sfida in terra siciliana, va detto che la "prima volta" non si scorda mai. E stavolta la "prima volta" è stata un po' per tutti: per la squadra (che stanotte dormirà a Torre del Greco e ripartirà domattina alla volta di Rieti) che torna a vincere dopo sei mesi, per Marcheggiani che realizza la sua prima doppietta professionistica, per Pezzotti appunto e per la nuova proprietà che a poche ore da closing si ritrova tra le mani un successo e una prestazione corale, sulla quale costruire un presente ed un futuro meno burrascoso della stretta attualità.
«Sono contentissimo a livello personale e per i ragazzi - dice Pezzotti al termine della gara - perché se lo meritano, dopo questa settimana e dopo il viaggio. Sono stati attenti a quello che c'eravamo detti e avevamo visto in settimana. Al di là del rigore molto dubbio abbiamo portato a casa una vittoria meritatissima. Per tutti i 90' siamo riusciti a restare concentrati, oltre ad essere entrati in partita da subito. L'episodio del rigore - prosegue il tecnico reatino - avrebbe potuto tagliarci le gambe e invece la squadra ha capito che si poteva recuperare e lo ha fatto lottando caparbiamente su ogni contrasto. Vittoria che ripaga i nostri sforzi».
LA PRIMA DOPPIETTA PRO
La contentezza di Pezzotti fa il paio con quella di Francesco Marcheggiani: prima doppietta da professionista, sette gol in stagione, sempre più l'uomo-simbolo di un Rieti pronto a rialzare la testa.
«Questa è una vittoria di orgoglio e di testa - dice l'attaccante - che ci restituisce qualcosa dopo tanta sfortuna. E' anche una vittoria che arriva dopo una settimana difficile e dopo una "sfacchinata" di 14 ore di viaggio in pullman. A livello personale, non vedevo l'ora che arrivasse questa partita per sfogare sul campo tutta la tensione accumulata in settimana. Soddisfatto per me, per i compagni e per la città. Adesso dobbiamo continuare su questa strada perché la stagione è ancora lunga». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero