Rieti, focus per gli studenti sui rischi degli ordigni bellici ancora inesplosi

Un ordigno bellico
RIETI - Sentiranno parlare degli ordigni bellici inesplosi e dei pericoli che si possono correre raccogliendoli o maneggiandoli, un tema che, per i giovanissimi studenti, non...

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RIETI - Sentiranno parlare degli ordigni bellici inesplosi e dei pericoli che si possono correre raccogliendoli o maneggiandoli, un tema che, per i giovanissimi studenti, non è abituale trattare durante l'anno scolastico. Accadrà invece a Posta il prossimo 12 ottobre, in un incontro organizzato dal Comune e dalla sezione interprovinciale Rieti-Roma dell'Associazione nazionale delle vittime civili di guerra che, proprio sul delicato problema degli ordigni inesplosi sta conducendo una campagna educativa, approvata anche dal ministero dell'Istruzione. A ospitare la manifestazione sarà la nuova scuola antisismica di Posta, donata da Save the Children e inaugurata nei giorni scorsi, dove sono attesi centinaia di studenti provenienti dalle scuole dei territori dell'alta valle del Velino colpiti dal terremoto del 2016.


LA SPIEGAZIONE
«Il Comune di Posta - afferma il sindaco Serenella Clarice - ha assunto l'iniziativa per sensibilizzare gli studenti, la popolazione e le ditte che operano con i mezzi meccanici dei comuni terremotati, sulla pericolosità degli stessi. Negli ultimi anni sono stati rinvenuti in Italia oltre 60.000 ordigni, secondo i dati del ministero della Difesa, principalmente della seconda guerra mondiale, causando gravi mutilazioni e perdite. Lo scopo, quindi, è quello di sensibilizzare i cittadini sulla pericolosità e sulla frequenza del fenomeno e su cosa fare quando si trova un ordigno». «E' un problema da non sottovalutare, che continua a provocare vittime - sottolinea, da parte sua, il presidente Bisegna, ex sindaco di Cittareale, che non ha mai smesso di interessarsi della sua terra adottiva - come è avvenuto questa estate a Vezza D'Oglio, in Valcamonica, dove un uomo di 35 anni è morto dopo l'esplosione di un ordigno raccolto durante una gita in montagna. Non bisogna dimenticare, poi, che i pericoli derivano anche da altri fattori, come nel caso degli incendi di questa estate che hanno provocato le detonazioni di ordigni interrati».

IL PROGRAMMA

Il programma della giornata di giovedì prossimo 12 ottobre prevede la proiezione di un breve filmato, quindi gli interventi di un artificiere e di un referente dell'Unvcg. Sarà, poi, la volta degli studenti delle scuole danneggiate dal sisma dello scorso anno a intervenire, ai quali seguirà la presentazione del testo solidale «100 voci per Amatrice», da parte della professoressa Santa Vetturi, prima degli interventi finali da parte delle autorità. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero