RIETI - Asm, avviso di sfratto per il consiglio di amministrazione. «Le scelte sull’azienda spettano al sindaco - è la premessa dell’assessore al Bilancio, Paolo Bigliocchi...
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ASM: NODO IRRISOLTO
C’è ancora il bilancio 2014 da approvare: era l’ultima incombenza sul vecchio cda prima della nomina del nuovo, ma su quel bilancio non si è ancora sciolto il nodo degli interessi di mora (che il Comune vuol far rimuovere dalla prima «versione» del consuntivo, ndr). «L’approvazione del bilancio non è condizione sine qua non per rinnovare il consiglio. Questo va rinnovato e subito a prescindere, anche per affrontare l’altra questione che nel frattempo si è posta: l’adesione o meno alla società provinciale dei rifiuti (la Saprodir, ndr), che il presidente della Provincia Giuseppe Rinaldi suggerisce e il consigliere comunale Luigi Gerbino sollecita. Dimenticando, forse, che la decisione non investe solo il piano politico ma anche quello tecnico: il Comune ha già una quota del 60% di Asm, di cui Saprodir è potenzialmente concorrente. E se non bastassero gli aspetti economici-finanziari della questione, c’è da considerare i temi, pure decisivi, della forza lavoro di Asm e delle tariffe per gli utenti. Aspetti tecnici che non si possono affrontare senza un cda che risponda anche al socio di maggioranza».
LA DIFFIDA DELLA PREFETTURA
L’assemblea dei soci dovrebbe essere convocata i primi di settembre, insieme con il consiglio comunale che dovrà approvare il bilancio 2015. Anche qui i problemi non mancano: alla vigilia di Ferragosto in Comune sono arrivate le diffide della Prefettura: è sono così scattati i 20 giorni per procedere all’approvazione del preventivo. Una mossa attesa e che non riguarda solo il Comune di Rieti, considerati i ritardi accumulati sulla tabella di marcia in tutta Italia, ma non un piacere per i consiglieri «diffidati» dal fare presto il loro lavoro. Il bilancio 2015 non è blindato: lo stesso assessorato sta lavorando a una serie di emendamenti ma «solo per piccoli ritocchi», chiarisce Bigliocchi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero