Rieti, sorpresa al corso di formazione per badanti: le reatine sono più numerose delle straniere

Il corso per la formazione di badanti
RIETI - Ha preso il via la formazione di badanti specializzate nell’assistenza del malato affetto da demenza: la metà sono del Reatino. Si tratta del terzo corso...

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RIETI - Ha preso il via la formazione di badanti specializzate nell’assistenza del malato affetto da demenza: la metà sono del Reatino. Si tratta del terzo corso promosso dall’Associazione Malattia Alzheimer Rieti, in collaborazione con Gruppo di volontariato Il Samaritano della Caritas, Associazione Rieticuore e i Centri di Servizio per il Volontariato del Lazio. Gli iscritti sono una trentina, una buona metà provenienti da Rieti e provincia. Come Sonia, 58 anni che al momento lavora come segretaria. «Non sapendo come andrà il futuro - racconta. - Provo altre strade. Ho deciso di intraprendere questo corso viste anche le esperienze con parenti anziani che hanno avuto problematiche».


LE MOTIVAZIONI
Benedetta ha 33 anni e due figli. Anche lei è reatina e cerca una nuova occupazione. «Ho avuto esperienze di lavoro con anziani, disabili e bambini - racconta - penso di avere una particolare sensibilità verso le persone che hanno difficoltà e mi piacerebbe condividere la mia positività con loro. Spero di trovare una occupazione in questo campo». Con lei Jessica, 33 anni, due figli. E’ originaria di Cesena, anche se da tempo vive a Rieti, dove ha lavorato come commessa. «Ho una grande empatia - spiega. Non mi spaventa avere a che fare con persone malate o anziane, sono sensibile a questo tipo di argomenti». C’è chi è in cerca di occupazione e chi opera già nel settore, come Sonia, di Contigliano che lavora privatamente nel campo dell’assistenza, o Donatella che lavora nell’assistenza domiciliare e si è iscritta per capire meglio questo mondo.


Qualcuna cerca di capire come gestire al meglio familiari malati. E’ il caso di Fatima, 51 enne, marocchina, che assiste il marito, in stato vegetativo. Dal Marocco arriva anche Fatiha, 42 anni, disoccupata, che spera di trovare presto un lavoro. Faith è, tra le future badanti, la più giovane, 20 anni, arriva dalla Nigeria. «Sono qui perché vorrei prendermi cura delle persone più fragili», dice. Ivano è l’unico uomo presente. Arriva dalla Bulgaria, anche se è a Rieti da 15 anni. Racconta di aver avuto spesso a che fare con persone anziane, il corso gli sarà utile per trovare, si spera, un nuovo lavoro. Kristina, 58 anni, è polacca, da anni residente a Rieti. «Sono volontaria alla mensa di Santa Chiara, e alla Chiesa Avventista, mi capita di aiutare vicini di casa con qualche difficoltà. La speranza è che questo corso sia utile a trovare una occupazione». E’ la speranza di tutti i presenti, che al termine del percorso formativo saranno inseriti in un database per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero