Autunno in musica: a San Giorgio torna Cantantibus organis

Autunno in musica: a San Giorgio torna Cantantibus organis
RIETI - Autunno al suono dell’organo: all’ex Chiesa di Largo San Giorgio torna Cantantibus organis, la rassegna di concerti del giovedì della Fondazione...

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RIETI - Autunno al suono dell’organo: all’ex Chiesa di Largo San Giorgio torna Cantantibus organis, la rassegna di concerti del giovedì della Fondazione Varrone che dal 27 ottobre al 17 novembre vedrà a Rieti alcuni tra i migliori organisti italiani. Sarà l’occasione per riascoltare la voce del Pinchi-Skrabl di San Giorgio, organo di ispirazione settecentesca tra i pochi regolarmente in esercizio nel reatino. 


Apre la serie Christian Tarabbia, organista presso la collegiata di Arona, concertista presso sedi e festival organistici nazionali e internazionali, titolare di masterclass sulla musica organistica italiana presso accademie e conservatori russi e di diversi Paesi europei: nel repertorio proposto giovedì 27 ottobre a San Giorgio musiche di Kneller, Bach, Homilius e Krebs. 


Giovedì 3 novembre è la volta di Manuel Tomadin, organista titolare presso la Chiesa Evangelica Luterana di Trieste, che all’intensa attività di concertista associa l’insegnamento dell’Organo al Conservatorio “Tartini” di Trieste.  Vincitore di concorsi organistici nazionali e internazionali, Tomadin dirige festival internazionali e ha inciso per diverse etichette discografiche. 


Giovedì 10 novembre la rassegna propone un abbinamento insolito, organo e percussioni: a San Giorgio si esibiranno Luca Scandali, titolare della cattedra di Organo e Composizione Organistica presso il Conservatorio “Rossini” di Pesaro, e Mauro Occhionero, polistrumentista, autori di vari Oratori in musica di orientamento interconfessionale e interculturale, percussionista esperto in musica antica, medievale, rinascimentale, primo barocco. 


Chiude la rassegna Riccardo Bonci, organista titolare del Duomo di Orvieto dopo un’intensa attività concertistica all’estero: nel concerto del 17 novembre a San Giorgio un’intrigante panoramica sulle diverse funzioni dell’organo, tra religione e laicità. 


Con questo nuovo ciclo di concerti la Fondazione Varrone vuole mantenere viva la ricca tradizione organaria cittadina offrendo agli appassionati la possibilità di ascoltare dal vivo le grandi pagine della musica sacra europea. I concerti del giovedì a San Giorgio iniziano alle 18,30; l’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero