RIETI - La città di Rieti e il suo stadio di atletica ormai sono riconosciuti da anni in tutto il mondo per i grandi eventi organizzati e per le grandi prestazioni che si...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Per le sue grandi performance la pista reatina è stata scelta come luogo ideale da Filippo Tortu per il suo esordio stagionale sulla distanza dei 100 metri. Infatti durante la finale del cds cadetti e la prima prova del campionato di società allievi, il finanziere nato a Milano e di origine sarda, gareggerà in una gara ad inviti insieme ad altri ottimi atleti di livello nazionale.
Il “fenomeno” Tortu ormai è scoppiato da alcuni anni proprio nella pista di Rieti quando nel 2014 da primo anno allievo andava a vincere il titolo Italiano nei 200 metri con il grande tempo di 21.42, tempo con cui riuscì ad entrare nei trials europei per le olimpiadi giovanili. Qui a Singapore corse i 200 metri cadendo rovinosamente all’arrivo dove si rompe entrambe le braccia.
Nel 2015 la consacrazione quando corre due record Italiani nei 100 metri e nei 200 metri scendendo sotto i 21 secondi. Nel 2016 vince il primo titolo assoluto della carriera proprio a Rieti nei 100 metri, distanza dove nello stesso anno riesce a vincere la medaglia di argento ai mondiali Juniores e a partecipare ai campionati Europei assoluti. Nel 2017 vince la medaglia d’oro nei 100 metri ai campionati Europei di Grosseto under 20 e riesce ad accedere alla semifinale del mondiale assoluto nei 200 metri.
Un palmares di attività nell’atletica giovanile che tutti invidiano e che ora proverà a mettersi in luce anche nella categoria assoluta dove già dallo scorso anno sta facendo cose molto interessanti. A Rieti proverà subito a correre il grande tempo per lanciarsi nella stagione che lo dovrà vedere protagonista ai campionati Europei di Berlino in estate Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero