Marinella D'Innocenzo, dg della Asl di Rieti, assolta dalla Corte dei conti per la vicenda Ares-Cri di Latina

Marinella D'Innocenzo, dg della Asl di Rieti, assolta dalla Corte dei conti per la vicenda Ares-Cri di Latina
RIETI - Spazzate via anche le ultime nubi. La Corte dei Conti ha assolto in appello il dg della Asl di Rieti, Marinella D’Innocenzo, con una sentenza che riconosce la totale...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
RIETI - Spazzate via anche le ultime nubi. La Corte dei Conti ha assolto in appello il dg della Asl di Rieti, Marinella D’Innocenzo, con una sentenza che riconosce la totale liceità, trasparenza e correttezza del suo comportamento quando era direttore generale di Ares 118. Il procedimento che l’ha vista imputata riguardava la convenzione tra l’Ares e la Croce rossa per la gestione di alcune postazioni del 118 in provincia di Latina.


In primo grado era stato riconosciuto una sorta di eccessiva tutela degli interessi di Ares da parte della D’Innocenzo, per un compenso delle prestazioni fornite ritenuto insufficiente alla Cri di Latina (la vicenda risale alla fine del 2009). In appello si è affermato, viceversa, che il comportamento della D’Innocenzo era finalizzato a garantire, anche su sollecitazione della Prefettura pontina, il proseguimento di un servizio essenziale per i cittadini, come quello di pronto soccorso in emergenza.

Peraltro, come direttore generale di Ares 118, la D’Innocenzo aveva provveduto ad adeguare più volte il compenso alla Croce rossa e a riconoscergli quanto dovuto. E’ stato riconosciuto che la D’Innocenzo ha operato pienamente a tutela dell’interesse pubblico, garantendo la continuità di un servizio essenziale, con le risorse a sua disposizione, evitando così l’interruzione del servizio parallelamente all’attenzione prestata ai conti dell’Azienda diretta, con efficienza e correttezza amministrativa.
  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero