Rieti, Antonio Cicchetti e Adalberto Festuccia e un confronto politico che non c'è più

Rieti, Antonio Cicchetti e Adalberto Festuccia e un confronto politico che non c'è più
RIETI - Giorni duri per Antonio Cicchetti, sotto il tiro di fuoco amico e nemico e della stampa. Dei consiglieri della Lega che da mesi sembrano giocare con lui come il gatto col...

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RIETI - Giorni duri per Antonio Cicchetti, sotto il tiro di fuoco amico e nemico e della stampa. Dei consiglieri della Lega che da mesi sembrano giocare con lui come il gatto col topo, tace. Per la «compagnia dei comici all’opposizione» invece, ringalluzzita dalla debacle sulla piscina, la minaccia via facebook, nemmeno tanto velata del sindaco, è di svelare «compiutamente l’entità del caos amministrativo lasciato».


LA RISPOSTA DI ADALBERTO FESTUCCIA
«L’opposizione, in qualsiasi contesto, fa l’opposizione. Anzi, ci hanno abituato a situazioni in cui la maggioranza si fa anche l’opposizione, come nel caso Lega-Perelli. Chi è maggioranza e soprattutto un sindaco non può definire la sua opposizione “compagnia di comici”, ma ha il diritto dovere di rispondere politicamente e non insultare. E’ questo il Cicchetti che conoscevo e che ho stimato pur nella contrapposizione politica e mai personale». Parole che arrivano dritte al bersaglio, forse perché dall’altra parte della tastiera c’è Adalberto Festuccia, il tecnico d’acciaio del Pds che nel 1998 andò alla sfida (impossibile) col super sindaco missino e la perse.

LE RADICI DEL CONFRONTO
Vent’anni dopo Cicchetti è tornato a fare il sindaco, «ma non è più come prima», dicono anche i suoi. Neanche Festuccia è più quello di prima, inchiodato dalla sla nel letto della sua casa della Piana. Ma la mente è sempre quella lucida del politico cresciuto alla scuola del Pci e poi del manager, che ha retto per 15 anni le sorti della sanità reatina. «Caro Adalberto, eravamo abituati a tensioni ma anche a costumi e linguaggi diversi – gli risponde Cicchetti – Un conto è l’opposizione, altra cosa è l’aggressione sistematica, pregiudiziale, talora personalista e volgare che registriamo in questa fase della vita politica locale. E’ politica quella di un capocomico che posta su facebook una sua immagine in costume dentro la vasca da bagno (il consigliere Alessio Angelucci, ndr) per segnalare che manca l’acqua? E’ opposizione seria? Non soffro di nostalgia, ma debbo riconoscere che insieme abbiamo fatto un’esperienza molto formativa lontana anni luce dallo squallore di oggi».


«E’ un peccato Antonio – la replica di Festuccia – Rimetti l’abito istituzionale e non stancare le persone, per quanto possibile, nella logica di essere al servizio di tutti». Chapeau. Vale per il sindaco. E vale anche per i compagni dell’opposizione.
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Il Messaggero