L'ex sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi, attuale consigliere regionale del Lazio (Fratelli d'Italia), è stato rinviato a giudizio dal gup del Tribunale di Rieti per...
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Insieme a Pirozzi il gup Giovanni Porro ha rinviato a giudizio (il processo comincerà il 6 febbraio 2020) altre cinque persone: il progettista e direttore dei lavori, Ivo Carloni, tre tecnici del Genio civile, Valerio Lucarelli, Giovanni Conti e Maurizio Scacchi (accusati di aver dato parere favorevole all'elaborato in presenza di palesi violazioni e di aver certificato un collaudo mai compiuto), e il comandante dei Vigili urbani di Amatrice, Gianfranco Salvatore. L'accusa è di disastro colposo plurimo, omicidio colposo plurimo e lesioni personali colpose. Una ulteriore indagata, Virna Chiaretti, responsabile tecnico del Comune di Amatrice, è stata prosciolta, mentre un quarto dirigente del Genio Civile, Maurizio Peron, ha scelto di essere giudicato con il rito abbreviato.
«Siamo soddisfatti - ha commentato l'avvocato dei familiari delle vittime, Wania Della Vigna - perché avremo la possibilità nella fase dibattimentale di vedere riconosciute le responsabilità umane che la Procura e le perizie hanno evidenziato». Il crollo della palazzina ex Ina non è l'unico finito nel mirino dei magistrati. Lo scorso aprile, infatti, altre cinque imputati sono finiti a processo con l'accusa di omicidio colposo plurimo e disastro colposo per le sette persone morte (tra cui una ragazza di 14 anni) sotto le macerie dello storico Palazzo D'Antoni. In questo caso potrebbe essere stata una sopraelevazione realizzata in modo non conforme alla normativa antisismica a provocare il crollo dell'edificio nel centrale Corso Umberto. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero