Rieti, Piani Poggio Fidoni festeggia i 100 anni di Lucia che mangia solo quello che coltiva

La signora Lucia e il figlio Vincenzo
RIETI - Dal 1915 al 1960 è cresciuta mangiando quello che coltivava nelle campagne della sua Piani Poggio Fidoni e forse è proprio questo il segreto della longevità di Lucia...

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RIETI - Dal 1915 al 1960 è cresciuta mangiando quello che coltivava nelle campagne della sua Piani Poggio Fidoni e forse è proprio questo il segreto della longevità di Lucia Migliorati, che ieri ha spento 100 candeline. “Vegetariana sicuramente non lo è stata, ma ha mangiato quello che si coltivava” ricorda oggi il figlio Vincenzo che con sua sorella Maria Luisa sta organizzando una grande festa in programma domenica.




Una vita, quella di Lucia, passata ad accudire la famiglia, che oggi ricambia l'amore prendendosi cura della signora, ancora arzilla. Nata il 29 ottobre del 1915 ha vissuto due guerre mondiali, rimasta orfana di un papà mai conosciuto perché partito per la grande guerra, è cresciuta poi con sua mamma, suo zio e suo fratello Ugo.



Vedova da venti anni, dopo la scomparsa del marito Angelo Nobili, Lucia oggi vive insieme al figlio Vincenzo e alla moglie. Nel suo passato un lavoro da domestica e da portiera. “La nostra era una famiglia di contadini – racconta il figlio – Mamma ha sempre accudito la famiglia e sessant'anni fa ci siamo trasferiti da Rieti prima ad Acquaviva di Nerola e poi a Roma. Mia mamma si prendeva cura degli stabili dove lavoravamo e io, piccolino, la aiutavo nella pulizia delle scale”.



Oggi Lucia è ancora molto presente e chissà quante volte la sua mente va ai suoi due figli che non ci sono più. Francesco è morto a 29 anni in un incidente stradale e poi, 31 anni fa, la scomparsa di Michelina a causa di una malattia. A festeggiarla ci sono però Vincenzo, che ha fatto una carriera militare e sua sorella Maria Luisa, sarta, con la loro grande famiglia che conta oggi sette nipoti e otto pronipoti, di cui uno in arrivo tra qualche mese.



“Il segreto della sua longevità? Non glie l’ho mai domandato” dice il figlio convinto però che stia nel prendere sempre la vita come viene senza preoccuparsi troppo. A casa Nobili sono giunti anche gli auguri del sindaco Simone Petrangeli, la vera festa è in programma domenica pomeriggio con un bel rinfresco nei locali della parrocchia con tanto di musica e fuochi d’artificio. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero