Amatrice, operaio morì sepolto dallo scavo due condanne per omicidio colposo

Il luogo dell'incidente mortale
AMATRICE - Morì sepolto dallo smottamento dello scavo realizzato per rifare un tratto fognario all'interno della frazione di Patarico. Per quell'infortunio sul lavoro, il...

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AMATRICE - Morì sepolto dallo smottamento dello scavo realizzato per rifare un tratto fognario all'interno della frazione di Patarico. Per quell'infortunio sul lavoro, il giudice monocratico del tribunale di Rieti, Tommaso Martucci, al termine di un processo prossimo alla prescrizione (l'episodio si verificò il 9 dicembre 2008), ha condannato per concorso in omicidio colposo due imputati. A Federico Carucci, dipendente dell'Acearieti srl che aveva ordinato i lavori di rifacimento, sono stati inflitti due anni e sei mesi di reclusione nonchè 9.500 euro di ammenda, mentre due anni e tre mesi è stata la pena per Alessio Rosati, titolare della ditta che stata realizzando l’intervento. Entrambi dovranno poi versare una provvisionale di 100 mila euro alla vedova e ai figli minori di Pettinaro oltre a risarcire i danni in sede civile. A un terzo operaio ferito nel crollo, Kanani Fredi, gli imputati dovranno versare una provvisionale di 30 mila euro.




Per quanto riguarda Rosati, rimasto anche lui coinvolto nello smottamento e per questo costituitosi parte civile nello stesso processo, il giudice ha disposto in suo favore il pagamento di una provvisionale di 20 mila euro a carico del coimputato Carucci. Assolto, invece, il tecnico comunale Danilo Salvetta, per non aver commesso il fatto, mentre il Comune (assistito dall’avvocato reatino Mario Cicchetti) citato in giudizio quale responsabile civile per via delle convenzioni firmate con Acearieti, è stato sollevato da ogni responsabilità.



Un altro imputato, Ottavio Cioni, dipendente di Acearieti, era stato condannato in precedenza, con rito abbreviato dal giudice dell'udienza preliminare, a un anno e otto mesi, processo che pende in appello dopo il ricorso della difesa. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero