Kienergia, un po' di luce nonostante il ko. Ceccarelli: «La squadra vista a Torino può salvarsi»

Kienergia, un po' di luce nonostante il ko. Ceccarelli: «La squadra vista a Torino può salvarsi»
RIETI - La Kienergia Npc perde ancora, ma a Torino contro la quarta forza del torneo dà segnali di essere ancora una squadra viva, dopo la sconfitta al fotofinish,...

Continua a leggere con la nostra Promo Flash:

X
Scade il 29/05
ANNUALE
11,99 €
79,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1,00 €
6,99€
Per 6 mesi
SCEGLI
2 ANNI
29 €
159,98€
Per 2 anni
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive
  • I podcast delle nostre firme

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

RIETI - La Kienergia Npc perde ancora, ma a Torino contro la quarta forza del torneo dà segnali di essere ancora una squadra viva, dopo la sconfitta al fotofinish, impensabile alla vigilia. Senza Geist e con l'ultimo arrivato Tassone, subito lanciato in campo (9 al debutto), la squadra guidata da Timperi e Del Testa, 18 e 15 punti, sembra ricompattarsi, tirando fuori una prestazione di carattere e orgoglio.

Una vittoria sfiorata che coach Ceccarelli ha analizzato così: «Complimenti ai ragazzi, che hanno fatto una partita vera, nonostante la nostra posizione di classifica e la situazione infortuni, alla quale però non vigliamo attaccarci, perché chi è andato in campo ha fatto una partita straordinaria. Siamo arrivati alla parità con grinta, voglia e qualità in attacco, cercandosi tutti insieme. La nostra classifica non la possiamo più guardare, perché sappiamo che siamo condannati al girone salvezza, la colpa è nostra, però i ragazzi visti oggi combattono per l’obiettivo, che io dico dal primo è possibile finché avremo ossigeno nei polmoni, lottando tutti insieme, perché la squadra vista oggi è una squadra che può salvarsi».

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero