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RIETI - Un intero quartiere, quello di Madonna del Cuore, non è voluto mancare per l'ultimo saluto a Rino Mostarda, morto martedì mattina all'età di 64 anni, stroncato da un malore improvviso a pochi passi dalla sua abitazione, nel parco di viale Fassini.
E, immancabile, accanto alla moglie Maria e i figli Leonardo e Martina, anche Rocky, il cagnolone nero, che ogni giorno seguiva Rino in giro per il quartiere e che nel giorno della morte del suo padrone gli è rimasto accanto vegliandolo fino all'arrivo dei soccorsi.
A condurre Rino Mostarda sull'altare della chiesa sono stati quattro giocatori della Real Sebastiani Rieti, o suoi ragazzi, quelli coi quali trascorreva il tempo sia a CasaReal che al Palasojourner: Mastrangelo, Paesano, Chinellato e Piccin, seguiti da vicino dal resto della squadra, dallo staff tecnico e la dirigenza. Sulla bara una maglia della Real Sebastiani Rieti e una della Real Rieti, le due società per le quali Rino Mostarda ha speso, volentieri, le sue giornate una volta posto in pensione da Poste Italiane.
Ad officiare la messa è stato il parroco di Madonna del Cuore, Don Rino, che nel ricordare Rino, ha voluto mettere in evidenza l'umanità, la bontà e la gentilezza di un uomo altruista, sempre pronto a collaborare.
Tra coloro che hanno voluto dare l'ultimo saluto a Rino Mostarda anche una rappresentanza della New Real Rieti accompagnata dal suo presidente Andrea Pitoni e i ragazzi della curva. Al termine della funzione religiosa, la salma di Rino Mostarda è stata tumulata nel cimitero di Rieti.
Il Messaggero