Fiera mondiale del peperoncino: non sarà necesario esibire il green pass agli ingressi, saranno le forze dell'ordine a fare i controlli

Fiera mondiale del peperoncino: non sarà necesario esibire il green pass agli ingressi, saranno le forze dell'ordine a fare i controlli
RIETI - Come potrebbe svilupparsi in centro storico “Rieti Cuore Piccante” rispetto all’adozione delle normative anti-Covid che prevedono anche il controllo...

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RIETI - Come potrebbe svilupparsi in centro storico “Rieti Cuore Piccante” rispetto all’adozione delle normative anti-Covid che prevedono anche il controllo del green pass? Sostanzialmente, in maniera non molto diversa rispetto a come, fino ad ora, negli ultimi dieci anni la Fiera campionaria mondiale del Peperoncino ha sfruttato gli spazi concessi dal centro storico. Dopo la notizia pubblicata ieri da Il Messaggero sul ritorno della Fiera nel cuore della città – abbandonando così l’ex Zuccherificio, inizialmente scelto per garantire un migliore controllo dei green pass – il comitato organizzatore guidato da Livio Rositani sta lavorando all’aggiornamento dei piani di sicurezza che dovranno poi essere, in ultima istanza, validati da Questura e Prefettura per poter ottenere il via libera al Peperoncino in centro, dall’1 al 5 settembre prossimi. 

Il via libera. Al momento, il piano redatto dalla macchina operativa della Fiera ha incontrato il favore del Comune di Rieti, il quale a sua volta lo ha inviato alla Questura, chiedendo con urgenza la convocazione di un tavolo tecnico così da poterlo poi far approdare sull’altro tavolo, quello del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica istituito dalla Prefettura, la quale ha già discusso nella prima riunione di martedì scorso la possibilità del ritorno della Fiera in centro. Una volta ottenuto l’ultimo via libera dalla Prefettura, il Comune fornirà quindi il proprio attraverso una delibera di giunta. 

Le zone. Dove si dovrebbe svolgere la Fiera? In buona sostanza, negli stessi luoghi degli anni passati: il centro potrebbe quindi essere suddiviso in due aree, una che comprenderebbe le piazze Oberdan e Mazzini e la seconda che abbraccerebbe largo Alfani e le piazze Vittorio Emanuele II e Cesare Battisti, impiegando decine di persone per il buon funzionamento della manifestazione, oltre probabilmente al supporto della Protezione civile messa in campo dal Comune. L’area dibattiti - dove, stando a quanto comunicato dalla manifestazione, si alterneranno fra gli altri anche il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri e il sottosegretario all’Economia Claudio Durigon - potrebbe essere nuovamente collocata all’interno del chiostro di Sant’Agostino, a piazza Mazzini. 

E stando alle nuove linee guida interpretative fornite dal governo, il green pass potrà essere controllato all’ingresso di ognuna delle due zone che raggruppano le piazze ma, in questo senso, si tratterà soltanto di un’esibizione della certificazione: da quello che apprende Il Messaggero, gli operatori della Fiera non avranno infatti alcun obbligo di verificare la veridicità del pass posseduto dai visitatori, operazione che sarà invece demandata alle forze dell’ordine, le quali saranno chiamate ad effettuare dei controlli a campione. 

Questo consentirà un ingresso veloce alla Fiera, ma non salverà comunque chi si farà trovare sprovvisto del green pass. Un tema, quello della sola esibizione della certificazione, che è stato l’oggetto principale della riunione di martedì in Prefettura e che ha allargato di molto le maglie, prima più ristrette, che circondavano l’organizzazione della Fiera, consentendo così al comitato organizzatore di iniziare a pensare al ritorno in centro storico per festeggiare a casa i primi dieci anni di vita della manifestazione.

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Il Messaggero