Fara Sabina, palestra non autorizzata: unico atto accolto riguardava l'attività per un centro estetico

Palestra (Archivio)
RIETI - La palestra di via Salaria vecchia era stata diffidata dal Comune a svolgere l'attività di palestra già il 24 ottobre. Lo si legge nell'ordinanza...

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RIETI - La palestra di via Salaria vecchia era stata diffidata dal Comune a svolgere l'attività di palestra già il 24 ottobre. Lo si legge nell'ordinanza numero 168 pubblicata ieri sull'Albo pretorio del Comune di Fara Sabina, notificata ai gestori il 7 novembre. Nel documento che ordina la cessazione dell'attività di palestra, viene ricostruito l'iter che ha portato all'emissione dell'ordinanza dello Sportello unico per le attività produttive (Suap) di Fara. Ci sono le risultanze dei controlli di Asl, polizia municipale e carabinieri che il 25 ottobre hanno eseguito nell'edificio un sopralluogo congiunto.


LA SITUAZIONE
In base a questo e alle indagini successive emerge che «presso l'immobile si svolge attività di palestra ma è accertato che agli atti del Suap non risulta alcuna Scia (segnalazione certificata di inizio attività) presentata dalla società che gestisce la struttura per l'attività di palestra». L'unica Scia presentata e accolta nel 2013 è stata per l'apertura di un centro estetico. Nel provvedimento, si legge anche che la struttura il 24 ottobre è stata oggetto di una verifica dei vigili del fuoco che hanno poi inviato un'informativa alla Procura di Rieti. «Il 5 novembre - recita l'ordinanza - è pervenuta al Comune una comunicazione del Ministero dell'Interno, comando dei vigili del fuoco, secondo cui il 24 ottobre si accertava che la società era in esercizio in assenza di prescritta Scia antincendio. Per la visura ordinaria, i gestori risultano avere un'attività prevalentemente estetica, ma da sopralluogo è emerso che all'interno dello stabile esistono due sale adibite a palestra dove persone svolgevano attività fisica/sportiva, pertanto l'impresa è classificabile tra gli impianti sportivi». Alla luce di tutte le verifiche eseguite il Suap ha prodotto l'ordinanza di cessazione di attività che, però, non si è mai fermata. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero