RIETI - Uno, nessuno, centomila i centri geografici d'Italia: con Narni che ha già «picchettato» il suo, Rieti che non l'ha fatto abbastanza per piazza San Rufo,...
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LA LETTERA AL SINDACO
In una missiva indirizzata al sindaco di Rieti Simone Petrangeli, il generale Agostino Biancafarina - evidentemente anche lui stremato dalla querelle divampata i primi di marzo tra Narni e Rieti - fa appello «a semplici regole geometriche, che definiscono centro di una figura piana o di un solido il punto rispetto al quale la figura o il solido in esame risultano simmetrici».
Orbene, considerato «più in generale che il termine centro si usa per indicare punti che godono di particolari proprietà derivanti, più o meno direttamente, da simmetrie, risulta evidente l'impossibilità di fornire la corretta posizione del Centro d'Italia, in considerazione della forma estremamente frastagliata del nostro Paese e non assimilabile, neanche minimamente, a nessuna figura geometrica». Insomma, fluttuante l'Italia - nel Mediterraneo e non solo - irrintracciabile il centro, con buona pace di chi lo ha inseguito per una vita, perché moderato Dc, o chi lo ha solo canticchiato, perché Battiato e il suo cerco-un-centro-di-gravità-permanente quello sì che era orecchiabile e si poteva cantare. Quanto a Rieti, può ben incorniciare il parere dell'Igm: in fondo qui se n'è sempre fatta una questione storica, mai geografica. E tutto il resto è marketing, mica Pirandello. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero