Rieti, Bruno Riccioni trovato senza vita nella sua abitazione

Rieti, Bruno Riccioni trovato senza vita nella sua abitazione
RIETI - Bruno Riccioni, per tutti «Bruno», è morto nella notte appena trascorsa. Bruno aveva 73 anni e a Rieti tutti lo conoscevano. Lo hanno trovato privo di vita all'interno...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
RIETI - Bruno Riccioni, per tutti «Bruno», è morto nella notte appena trascorsa. Bruno aveva 73 anni e a Rieti tutti lo conoscevano. Lo hanno trovato privo di vita all'interno della sua abitazione, al quartiere  Micioccoli. Le cause della morte non sono chiare.  Per accertarle, probabilmente, sarà disposta l’autopsia, dopodiché saranno fissati i funerali.


Bruno, come detto, era conosciuto da tutti in città, anche per il burrascoso passato. Lo era per le poesie a mo' di murales che scriveva sotto i portici del Comune. Per le sue passeggiate in bici o su un vecchio motorino in centro, chiedendo una sigaretta a chiunque incontrasse, dispensando a tutti saluti amichevoli.

Una lunga parentesi vissuta in carcere per una storiaccia che non voleva ricordare, Bruno Riccioni negli ultimi anni della sua vita aveva trovato nei versi («una passione che ho da ragazzino» raccontò a Il Messaggero in un servizio del dicembre 2012) la strada per dare dignità ai suoi sentimenti, anche di fronte a chi ancora lo identificava con un passato burrascoso, costellato di qualche inciampo giudiziario («quelle esperienze sono servite a farmi scoprire la poesia e crescere dentro»).

Infanzia difficile, lunghi periodi trascorsi in collegio, fino a quel giorno in cui Bruno non fu più se stesso, non riuscì a controllarsi e, durante una lite in strada, ferì la moglie a coltellate. Un maledetto raptus, che l'ha segnato anche negli affetti più cari e che lo ha accompagnato fino alla morte. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero