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RIETI - Sarà ricordata come una delle immagini più tristi della pandemia nel Reatino: una bara con un cuscino di gerbere rosa e fuxia tra i sacchi neri della spazzatura. Dietro allo scudo dei protocolli antiCovid, ieri mattina, mezz’ora prima della cerimonia funebre, un feretro è stato lasciato in mezzo a cumuli di rifiuti speciali davanti agli occhi attoniti dei pochi congiunti (meno di dieci per attenersi alle disposizioni) arrivati per accompagnare la loro congiunta nella vicina chiesa per l’ultimo saluto. Davanti a loro: un’inimmaginabile camera ardente allestita al centro di una discarica. Che altro non è che il deposito della Rsa di Montebuono. La bara era quella della signora Tesolina Bernardini, deceduta a 87 anni nella residenza per anziani “Monte Buono”.
Un caso nel caso, visto che i parenti della donna, subito dopo il decesso, hanno sporto denuncia nei confronti della struttura per negligenza (dopo giorni di rassicurazione hanno ricevuto la comunicazione della morte quattro ore più tardi del decesso) e per sapere come e quando il virus è entrato nella Rsa. Ieri mattina a suggellare una vicenda già complessa e dolorosa è arrivata la decisione della struttura di far uscire il feretro non dall’ingresso principale, per farlo eventualmente sostare nel piazzale, ma di farlo passare da una porta secondaria che conduce a un’area dove vengono depositati i sacchi della spazzatura destinati alla racconta speciale, considerato che nella struttura sono presenti ospiti affetti da Covid.
Il racconto
«Quando siamo arrivati siamo rimasti senza parole – raccontano ancora sotto shock i familiari della signora Tesolina – La bara di nostra zia era stata “parcheggiata” in mezzo ai rifiuti e quando abbiamo provato a chiedere come avessero potuto fare una cosa simile ci hanno detto che hanno pensato di fare uscire la bara un po’ prima per ricreare una sorta di camera ardente.
Ospiti a Rieti
Per consentire il massimo rispetto delle misure previste dai protocolli Covid, il Sisp ha disposto il trasferimento di alcuni pazienti in altre strutture Covid allestire in provincia e fuori. Cinque malati sono stati trasferiti nella Rsa Cirene di Torri in Sabina dove un piano è stato completamente dedicato a pazienti Covid. Tre sono stati trasferiti al reparto Covid dell’ospedale San Camillo de Lellis di Rieti e due in altrettante strutture sanitarie romane. Gli altri ospiti resteranno nella residenza sanitaria di Montebuono dove l’emergenza Coronavirus è esplosa ad inizio settimana. Dai tamponi eseguiti all’interno della struttura sono risultati positivi 36 ospiti e alcuni operatori.
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Il Messaggero