La compagnia aerea Volotea elimina il volo per il Marco Polo di Venezia e una sessantina di turisti veneti rimane in trappola all’aeroporto di Kos in Grecia. Addirittura per...
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La situazione si fa talmente insostenibile che viene richiesto anche l’intervento della polizia e c’è persino chi si è rivolto all’ambasciata italiana di Atene per riuscire a sbloccare l’impasse. È l’odissea più estenuante dell’estate nera dei voli low cost gestiti dalla compagnia spagnola che dal mese scorso continua a incorrere in "problemi tecnici" che ne metteno a dura prova l'affidabilità. Ritardi esasperanti e voli "spariti" nelle tratte Olbia-Venezia, Catania-Venezia, Venezia-Catania, Catania-Verona, Cagliari-Venezia e ora anche su quelle oltreconfine.
A raccontare ieri in presa diretta la disavventura vissuta dalla figlia 21enne è Rinaldo Baccovich di Asseggiano. «Finalmente è partita. Mi ha inviato un sms verso le 17. L’arrivo però è su Milano con atterraggio previsto alle 19.40 e poi transfer per Tessera dove arriverà a notte fonda. È piuttosto provata soprattutto per lo stillicidio continuo di avvisi di partenze a breve, attese estenuanti e rinvii all’ultimo momento, il tutto senza poter avere comunicazioni certe anche da trasmettere ai familiari».
La ragazza di 21 anni era partita 10 giorni fa col fidanzato anche lui di Mestre: una vacanza di una settimana in Grecia nell'isola fra le più belle del mar Egeo. Il biglietto aereo acquistato on line sfruttando le allettanti offerte pubblicizzate da Volotea. Il rientro era fissato per l’1.40 nella notte fra giovedì e venerdì. La doccia fredda per i passeggeri al check-in quando il "ritardo" annunciato si trasforma in "volo cancellato".
Le mancate partenze, pare, siano state giustificate persino con la nebbia, come nel caso del volo proveniente da Santorini che per scarsa visibilità non è potuto atterrare a Kos. Ieri alle 17 l’agognato chek-in con i "prigionieri sull’isola" che sono riusciti a salire sull’aereo con destinazione Italia.
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Il Messaggero