Trasferito a un Cie stasera, intorno alle 19.30, Bilel Chiahoui, il 26enne tunisino fermato ieri dai carabinieri perchè sospettato di essere un jihadista, dopo che aveva...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Secondo gli inquirenti «nei confronti del tunisino sono emerse infatti evidenze della sua vicinanza ideologica all'estremismo jihadista e all'Isis, anche in forza dei legami documentati con due foreign terrorist fighters tunisini recentemente deceduti mentre combattevano nel teatro di guerra siro-iracheno». In particolare gli investigatori hanno documentato «la pubblicazione, da parte del Chiahoui, di attestati di stima e condivisione della scelta effettuata dai due combattenti 'martirì, indicati tra i 'pochi uomini veri che aveva conosciutò e come 'leonì (termine frequentemente utilizzato nella propaganda jihadista per indicare il mujahidin) nonché di fotografie celebrative degli stessi, dei quali asseriva di voler emulare le azioni». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero