Furto di opere d’arte in una mostra della Biennale di Venezia. Una sparizione che vede coinvolte anche due piccole sculture multipli di Jeff Koons. Un caso che gli...
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Quello che sorprende, però, è che oltre alle opere d’arte hanno fatto razzia di materiale informatico tra Ipad, computer, prese per Iphone, chiavette Usb. «E’ un furto molto strano, così come è strana la disposizione delle consegne per ciò che concerne la sicurezza in un Palazzo che ospita opere d’arte - commenta Costantini - Ci sono tante persone che lavorano nell’edificio, tanti giovani. Non ci sono segni di effrazione, ne’ al cancello, ne’ al portone, ne’ alle finestre che sono state trovate aperte al secondo piano che resta comunque alto. Insomma - riflette il comandante - ci sono tanti punti oscuri. E’ un furto anomalo sul quale stiamo lavorando. Anche se non ha un valore venale, è comunque una ferita per la città. Anche perche' avviene durante la Biennale». Al comando non si esclude nessuna ipotesi. «Di sicuro non è un furto su commissione perché il valore delle opere è troppo esiguo. Possiamo dire sicuramente che chi ha agito, non l’ha fatto da solo, e chi ha rubato sapeva dove andare a rubare. Non solo hanno preso le opere, ma anche tutto il materiale informatico, che è facilmente ricettabile». Estrema riservatezza, in queste ore, a Palazzo Mora: «Non possiamo condividere nessuna informazione, la situazione è delicata». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero