Era stato escluso dall'asilo comunale perché non vaccinato, ma ora potrà tornare tra banchi e giocattoli: a riaprire le porte della scuola a un bimbo di Lovere,...
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La Camera di Consiglio tratterà il caso il prossimo 4 aprile. Intanto a Rovigo sono 98 gli "under 17" che non sono vaccinati e non lo saranno per decisione irremovibile delle loro famiglie. Nella Usl 5 del capoluogo, in ogni caso, la copertura dell'azienda supera il 95%. Percentuali anche più alte nel Lazio - oggi c'è stata una riunione dei dg delle Asl in Regione, superata quota 97% - dove però è stata polemica tra l'Associazione dei presidi e la Asl Roma 6, quella che copre la zona dei Castelli Romani. La Asl, infatti, a causa di difficoltà tecniche con l'anagrafe vaccinale elettronica ha domandato alle scuole di chiedere alle famiglie di integrare entro il 20 marzo la documentazione sulle vaccinazioni. «Disorganizzazione e scaricabarile - ha detto però il presidente dell'Anp Lazio Mario Rusconi - le scuole non possono farsi carico delle disfunzioni di altre amministrazioni». Nel Lazio, ricorda il referente dei presidi laziali, è stato siglato un protocollo tra Regione e Ufficio scolastico regionale: le scuole mandano alle Asl gli elenchi dei bambini, le Asl le restituiscono «integrate - si legge nel protocollo - con l'informazione comprovante lo stato vaccinale».
Qualcosa però non è andata per il verso giusto nel cervello elettronico della sanità, e secondo Rusconi anche altre Asl non avrebbero ancora 'restituitò gli elenchi. «Abbiamo inviato una richiesta straordinaria di collaborazione alle istituzioni scolastiche - spiega la Asl Rm 6 - per evitare il rischio di esclusioni ingiustificate dalla frequenza».
Il Messaggero