Usa, uccide una ragazza a coltellate: nella stanza del 16enne killer trovata una lista di "nemici" da eliminare

Usa, uccide una ragazza a coltellate: nella stanza del 16enne killer trovata una lista di "nemici" da eliminare
Il suo progetto era semplice: prevedeva l'uccisione sistematica di tutte le persone che odiava, una lunga lista di "nemici" da eliminare in base a un piano studiato...

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Il suo progetto era semplice: prevedeva l'uccisione sistematica di tutte le persone che odiava, una lunga lista di "nemici" da eliminare in base a un piano studiato nei minimi dettagli, da attuare secondo i canoni del vero killer seriale utilizzando le tante armi che teneva in casa sua insieme ad alcune bottiglie molotov. Per questo i giudici hanno stabilito che, per l'assassinio di Makayla Grote, una ragazza di 20 anni, il 16enne Aiden von Grabow verrà processato come se fosse un maggiorenne, senza le attenuanti della minor età, trasferendo il caso dal tribunale dei minori a quello degli adulti. 


Aiden uccise la ragazza nella serata del 18 novembre scorso dopo aver bussato alla porta della sua casa di Longmont, in Colorado: quando Makayla andò ad aprire, lui la aggredì accoltellandola alla testa e sul petto, nonostante non fosse lei il suo vero obiettivo. Aiden era lì per uccidere la sorella minore, che riuscì a barricarsi in camera sua e ad evitare il peggio. Dopo aver tentato inutilmente di forzare la serratura, il ragazzo fuggì, mentre nel frattempo venivano chiamati i soccorsi: Makayla fu portata in ospedale, ma morì poco dopo. La polizia, che intanto aveva scatenato la caccia all'uomo, agguantò Aiden a poche centinaia di metri dalla casa di una persona che compariva nella lista delle potenziali vittime stilata dal ragazzo.

Una lista in cui erano inserite frasi deliranti del tipo: «Torturali fino a quando non ti chiedono pietà». Un delirio confermato dalle armi e dalle moltov ritrovate successivamente in casa sua insieme alla macabra lista. Ora Aiden è accusato di omicidio di primo grado e di altri dieci reati in relazione alla morte di Makayla. E i magistrati, come è stato stabilito in questi giorni, non lo tratteranno come un ragazzo: lo giudicheranno esattamente come una persona adulta in grado di intendere e volere. Per il suo crimine non ci saranno attenuanti. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero