A 44 anni John P. Grazioli ha perso completamente la testa, schiacciato dalle tensioni che lo attanagliavano: da un lato la battaglia legale con l'ex moglie Erica per la...
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Non sapeva, in quel momento, che il prete non avrebbe mantenuto il segreto: come ha spiegato in seguito il religioso, tecnicamente quella di John non era stata una confessione sacramentale, e questo gli consentiva di avvisare la polizia. Con molta calma Polinek ha convinto l'assassino a togliersi il cappotto con dentro la pistola, ha telefonato alle forze dell'ordine ed è tornato a parlare con John. Quando gli agenti sono arrivati in chiesa hanno trovato l'uomo in lacrime ed emotivamente scosso: l'arresto è stato effettuato in tutta tranquillità, senza che lui si ribellasse. Poi sono andati in casa sua, dove in camera da letto, accanto al cadavere della donna, hanno trovato una confessione scritta a mano in cui John preannunciava il proprio suicidio.
In seguito è emerso che l'uomo aveva telefonato anche all'ex moglie per dirle cosa aveva fatto e che lei aveva chiamato la polizia poco prima che lo facesse il prete. I due ex coniugi avrebbero dovuto rivedersi in tribunale il 19 marzo per un'udienza relativa alla custodia dei bambini: in quell'occasione avrebbe dovuto testimoniare anche Amanda, che era stata citata in giudizio. John, direttore finanziario e amministratore delegato della Grazioli Asset Management, è ora incriminato per omicidio ed è detenuto nella prigione della contea di Erie senza cauzione. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero