Usa, costringe la figlia 15enne a sposare il suo stupratore: «Era rimasta incinta, doveva farlo»

Adam Seaton
Aveva condannato sua figlia a vivere prigioniera dell'uomo che l'aveva stuprata. Ora, però, per lui si sono aperte le porte del carcere: uno statunitense, di cui...

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Aveva condannato sua figlia a vivere prigioniera dell'uomo che l'aveva stuprata. Ora, però, per lui si sono aperte le porte del carcere: uno statunitense, di cui non è stata rivelata l'identità per proteggere la privacy della ragazza minorenne, è stato imprigionato per aver costretto la figlia a sposare Adam Seaton, il 24enne che l'aveva violentata e messa incinta. 


L'uomo, dopo aver scoperto quello che era successo, aveva caricato in macchina la figlia e il suo stupratore e li aveva portati in Missouri, a oltre mille miglia da casa, per farli sposare: in quello Stato, infatti, i ragazzi al di sotto dei 15 anni possono convolare a nozze con il consenso dei genitori in "circostanze particolari", come la gravidanza. Davanti al giudice il padre è sbottato e ha detto: «Amo molto mia figlia e non vorrei mai farle del male o metterla in pericolo, ma se è rimasta incinta allora si doveva sposare».

Il suo avvocato ha detto alla corte che il suo cliente aveva addotto una "motivazione religiosa" per imporre il matrimonio, ma che comunque la ragazzina non sembrava essere in disaccordo. 
«Mi ha detto lei stessa che suo padre le ha chiesto diverse volte, durante il viaggio in Missouri e anche il giorno del matrimonio, se fosse quello che voleva fare» ha aggiunto l'avvocato.

Il giudice ha condannato il padre a 4 anni di detenzione. La pena è sospesa, ma l'uomo dovrà scontare 120 giorni di carcere per aver protetto un criminale, consentendogli di vivere con la figlia adolescente. «Mentre starai in carcere, forse penserai ai circa 120 giorni che tua figlia ha dovuto vivere accanto al suo aguzzino» gli ha detto il giudice. Intanto Adam Seaton, che ora ha 25 anni e ha ammesso lo stupro, è stato condannato a 15 anni per violenza sessuale. 

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Il Messaggero