Un cellulare è per sempre. Deve aver pensato così il signor Michael Guntrum, di Knox in Pennsylvania, quando ha ritrovato il suo iPhone che dava ormai per spacciato....
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In maniera del tutto casuale da un ingegnere meccanico Daniel Kalgren, che stava esplorando il letto del lago prosciugato lo scorso settembre per problemi strutturali alla diga. Come ha raccontato a Buzzfeed, lui era lì con un metal detector per le operazioni di rito e l’ha scoperto sotto 15 centimetri di fango. Aveva la custodia ancora intatta. Ma cosa davvero eccezionale funzionava perfettamente come il primo giorno di vita digitale. Nonostante mesi e mesi di ghiaccio. L’ingegnere, forse anche per la sua dimestichezza con la tecnologia, l’ha preso con cura e portato a casa dove gli ha riservato mille attenzioni. Come si farebbe con un amico ritrovato.
L’ha asciugato ben bene ha aspettato che si “riprendesse” un po’. E poi gli ha dato una bella dose di energia mettendolo in carica. E qui la sorpresa: pochi attimi di stordimento dovuto all’insperata rinascita e lui l’iPhone 4 ibernato ha ripreso a funzionare alla perfezione come se niente fosse accaduto. E così il salvatore avendo trovato parecchi numeri in rubrica da chiamare è riuscito a risalire al legittimo proprietario. E ad avvertirlo del ritrovamento. Una sorta di Chi l’ha visto formato melafonino andato a buon fine. Quando si dice una telefonata allunga la vita. Dello stesso cellulare. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero