Usa, 30enne incinta scopre di avere un tumore: mette alla luce il figlio prematuro e muore dopo tre giorni

Usa, 30enne incinta scopre di avere un tumore: mette alla luce il figlio prematuro e muore dopo tre giorni
Quando ha capito che la sua sorte era segnata e che il melanoma l'avrebbe uccisa da lì a poco, mentre era ancora al sesto mese di gravidanza, ha fatto subito scattare...

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Quando ha capito che la sua sorte era segnata e che il melanoma l'avrebbe uccisa da lì a poco, mentre era ancora al sesto mese di gravidanza, ha fatto subito scattare il piano d'emergenza per salvare il piccolo che aveva in grembo: un parto prematuro per tirarlo fuori da quella tragedia e dargli una chance di vita. Tre giorni dopo è morta, schiantata da un tumore che due anni fa sembrava essere stato debellato e che invece ora era ritornato diffondendosi nei polmoni, nei reni, nel fegato e nel cervello. 


Una tragedia a ciel sereno cominciata nel New Jersey, in Usa, l'8 febbraio, quando Danielle Janofsky, 30enne madre di due figli (la piccola Avery di quattro anni e il neonato Jake), è andata dal medico per un check up di controllo e per forti dolori addominali: solo lì ha scoperto di essere letteralmente devastata dal melanoma metastatico. La sua battaglia è durata poco più di due settimane: il 27 febbraio è morta. Il 24, però, era riuscita a dare alla luce Jake con un parto cesareo ad alto rischio per il bimbo, nato con un peso di appena 760 grammi e tuttora ricoverato presso l'unità di Terapia intensiva neonatale della University of Pennsylvania. Il piccolo è sotto ventilazione artificiale, visto che i polmoni non sono ancora sviluppati. 
 

Il marito della donna, Max Janofsky, poliziotto ed ex sergente con alle spalle diverse missioni in Iraq e in Afghanistan, ha ricordato come Danielle fosse felice di fare la madre. «Per questa estate - ha detto - aveva in programma di prendere il congedo di maternità e finalmente rilassarsi sulla spiaggia». Non sapeva che il destino le avrebbe riservato una fine crudele. 


Nel frattempo è stata allestita una pagina GoFundMe di raccolta fondi per aiutare la famiglia, in difficoltà economiche, ad affrontare le forti spese mediche legate alle cure prestate a Danielle e a Jake: in circa due settimane sono state raccolte oltre 70mila dollari. Il dipartimento di polizia di Deptford Township, dove lavora Max, ha scritto che «i fondi saranno utilizzati per garantire le migliori cure mediche per Jake, mentre quelli in più verranno impiegati per le spese d'istruzione dei bambini». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero