La vera rivelazione di questa campagna elettorale e stata Snapchat, un metodo unico per raggiungere gli elettori più giovani. Il primo ad accorgersene e stato Bernie...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Ho scoperto Snapchat questa primavera quando per due mesi ho tenuto una serie di seminari allInstitute of politics delluniversita di Chicago. Un giorno è arrivata all'istituto una studentessa: «Vorremmo promuovere il tuo prossimo seminario su Snapchat», mi ha detto con la sicurezza di una nativa. Mia prima reazione: «Unaltra app!». Cosi le ho spiegato che Snapchat non ce lavevo perché sono gia su Facebook e Twitter, non volevo impegnarmi su altro per non diventare matta. Lei ha insistito: «Su Snapchat bisogna esserci», ha sentenziato perentoria. Così ci sono andata e i successivi seminari sono stati promossi tra gli studenti dell'universita di Chicago proprio come lei aveva suggerito.
Snapchat a parte, il vero trionfatore di questa campagna elettorale e stato Twitter. E Donald Trump il suo profeta. Forse perché i 140caratteri si prestano molto alla sua personalità così abrasiva. Il candidato repubblicano è un natural born troll (un provocatore naturale). Memorabili certe sue dichiarazioni, via tv e via Twitter. Nel suo discorso di ringraziamento annunciò che se Hillary Clinton fosse stata un uomo non sarebbe arrivata neppure al 5% dei voti. E' stato solo uno dei tweet con i quali ha inondato la campagna elettorale. Per la gioia dei giornalisti: anche nelle giornate senza comizi i suoi 140 caratteri alimentavano la stampa. La Cnn, in crisi di ascolti e finanziamenti nell'era pre Trump, ha rimpinguato le casse dedicando ore e ore alla campagna elettorale del tycoon.
Ma chi di Tweet colpisce, di tweet perisce. Nellultimo giorno di comizi, lo staff di Trump ha preso possesso del mezzo, impedendo a The Donald di twittare liberamente. Incredibile metafora dei tempi in cui viviamo. Se vi piace la serie tv "Black mirror" beh questa del candidato metaforicamente ammanettato potrebbe essere il plot di una puntata.
Ma, come si diceva, tra i social media la vera novità è stata Snapchat.
Il Messaggero