“Una casa degli orrori, in cui l’unico linguaggio conosciuto è quello della violenza fisica, psicologica ed economica”. Sintetizza così, la...
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E’ quanto scoperto dalla polizia che, a seguito di un esposto anonimo, ha avviato le indagini che hanno portato all’arresto della donna, incensurata di 47 anni, per maltrattamenti in famiglia.Secondo quanto accertato dagli investigatori, coordinati dal sostituto procuratore Marco Gambardella, la donna maltrattava continuamente il fratello, schiaffeggiandolo e umiliandolo quotidianamente, con ingiurie e continui gesti di disprezzo, oltre che scimmiottandone le movenze impacciate, calpestandone continuamente la dignità.
I due fratelli, è emerso, vivevano grazie al denaro percepito dalla vittima. Risorse che, però, venivano interamente gestite dalla donna, rendendo di fatto il fratello dipendente in tutto e per tutto dalla stessa. Ancora, quasi come una “carceriera”, la donna scandiva i tempi di vita del fratello, costretto a coricarsi alle 19 e a svegliarsi all’alba.
Sulla scorta delle indagini, per la donna è stata richiesta la custodia cautelare accolta dal gip del tribunale di Foggia; gli ulteriori sviluppi processuali, però, sostituito tale misura con quella meno afflittiva del divieto di avvicinamento della stessa ai luoghi in cui vive e lavora il fratello. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero