Un ex deputato vicino al deposto presidente ucraino Viktor Yanukovych è stato trovato morto a tarda notte a Kiev. L'uomo, il 52enne Oleg Kalashnikov, era stato raggiunto da...
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Kalashnikov era un esponente del partito delle Regioni dell' ex presidente Yanukovych, deposto nel febbraio 2014 dopo l'ondata di proteste del movimento di piazza Maidan. Secondo le autorità, riferisce radio Free Europe Liberty, Kalashnikov potrebbe essere legato al movimento anti Maidan che si opponeva alle proteste.
«Senza dubbio la vittima sapeva molte cose su chi ha finanziato il movimento anti Maidan», ha dichiarato Anton Herashchenko, un alto funzionario del ministero degli Interni di Kiev. Almeno otto alleati di Yanukovych sono morti negli ultimi tre mesi, secondo quanto ricorda la Bbc. Per la maggior parte si tratta di apparenti suicidi, ma non tutte le circostanze sono state chiarite.
Oleg Kalashnikov, l'ex deputato di opposizione ucciso ieri sera Kiev, aveva ricevuto messaggi intimidatori via mail per il suo invito a festeggiare il 70/mo anniversario della vittoria sovietica sulla Germania nazista, verso il quale Kiev sta prendendo le distanze nel suo tentativo di de-sovietizzarsi. Lo riferiscono i suoi famigliari e i suoi amici. «Ricevo continue minacce di morte per il mio appello aperto a festeggiare il 70/mo anniversario della vittoria nella Grande Guerra Patriottica. Queste minacce e questi sporchi insulti sono diventati una norma nell'Ucraina di oggi occupata dai nazisti», aveva scritto ad un amico, secondo quanto reso noto dal sito 'Notizie ucrainè. Kalashnikov aveva sostenuto, pare anche finanziariamente, le proteste anti Maidan a sostegno di Ianukovich.
Sempre a Kiev, stamattina, è stato ucciso anche il noto giornalista ucraino Oles Buzina, nella sua abitazione, verso mezzogiorno. Lo riportano le agenzie russe e ucraine. Buzina si era da poco dimesso da direttore del quotidiano Segodnia, di cui è proprietario l'oligarca Rinat Akhmetov.
Il sottosegretario all'Interno Herashchenko ha precisato che sia Buzyna che Kalashnikov erano testimoni chiave in un processo nei confronti di attivisti filorussi che avevano attaccato i manifestanti della Maidan.
Le uccisioni del giornalista filorusso Oles Buzina e dell'ex deputato del partito delle Regioni del deposto presidente Viktor Ianukovich, Oleg Kalashnikov, sono «una provocazione cosciente» per «destabilizzare la situazione in Ucraina». Lo ha detto il presidente ucraino Petro Poroshenko, chiedendo indagini rapide e trasparenti sui due omicidi. Il deputato e consigliere del ministro dell'Interno, Anton Gherashenko, ha detto di non escludere che i due delitti siano stati ordinati da Mosca. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero