Truffe agli anziani, arresto obbligatorio se la vittima è over 65

Truffe agli anziani, arresto obbligatorio se la vittima è over 65
Arresto obbligatorio per chi truffa un anziano. È questa la principale novità normativa che discuterà il Parlamento questa settimana. Attualmente...

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Arresto obbligatorio per chi truffa un anziano. È questa la principale novità normativa che discuterà il Parlamento questa settimana. Attualmente l'arresto in flagranza di reato è facoltativo, e quindi non è detto che si possano fermare automaticamente gli autori di questi odiosi raggiri. I più odiosi, perché perpetrati contro gli anziani. Nella proposta di legge si fa riferimento a un'età anagrafica convenzionale: gli ultra sessantacinquenni.


VERGOGNA
L'obiettivo è colpire con durezza chi si approfitta di loro, chi con scuse banali riesce a derubarli, chi li mortifica con modi affabili mentre sfrutta la loro solitudine e tradisce senza scrupoli la loro fiducia bonaria. Ma la legge vuole anche stanare un fenomeno sommerso. Succede infatti che per vergogna le vittime si chiudano in un silenzio ancora più odioso e della truffa non parlino con nessuno: non ai figli per paura di ramanzine, non ai vicini di casa per timore di prese in giro, ne purtroppo alle forze dell'ordine. E quindi rinunciano a sporgere denuncia.

La truffa è un reato per cui si procede solo se c'è una querela, a meno che non sia truffa aggravata. Ma spesso i malcapitati si accorgono con il senno di poi di essere stati imbrogliati. Lo schema del raggiro è sempre diverso e insidioso. Può succedere che si incappi in persone all'apparenza rassicuranti che bussano alla porta e provano a chiedere soldi utilizzando stratagemmi di qualsiasi tipo. Dicono magari di essere vecchi compagni di scuola della figlia o del figlio o di essere degli addetti ai controlli che devono aggiustare un guasto. Con la scusa si intrufolano in casa e si dirigono in camera da letto per arraffare denaro e gioielli a portata di mano.

AL TELEFONO
Ma ci sono anche le truffe telefoniche. L'impostore si qualifica come un pubblico ufficiale che intima di contattare un legale perché un famigliare è nei guai per presunti debiti oppure dice che c'è da pagare una cauzione per farlo uscire dal carcere. Automaticamente si presenta a casa un finto legale a prelevare la somma richiesta. C'è la truffa dello specchietto o quella sempreverde del finto incidente. Il truffatore si butta per terra con un paio di occhiali rotti per simulare la prova della collisione dopo aver picchiato sul vetro posteriore dell'auto di un anziano che sta facendo manovra per uscire dal parcheggio.

E questa, una delle più perverse, escogitata con dei complici che riescono a manomettere i ponti telefonici e a deviare le chiamate delle vittime sospettose che vogliono controllare se un assegno è coperto o se l'addetto che si è presentato alla porta debba riscuotere effettivamente del denaro. Gli risponde un finto impiegato della banca che intercetta la linea telefonica e dice: «Sì, tutto regolare». Ci sono stati episodi simili a Lodi e a Bologna.


Ecco perché si è pensato di aggiungere un'aggravante in cui la vittima del reato sia una persona maggiore di 65 anni. La pena rimane quella vigente cioè «la reclusione da uno a 5 anni e la multa da 309 a 1.549 euro». Ma vede l'introduzione di un' autonoma aggravante speciale: quando la vittima sia un ultra sessantacinquenne è sottratta alla valutazione del giudice la verifica della concreta sussistenza degli altri requisiti previsti nel caso di minorata difesa. Inoltre si limitano i casi di applicazione della sospensione condizionale della pena ai condannati per circonvenzione di incapaci e truffa aggravata a over 65. Il beneficio si ottiene solo con un risarcimento alla vittima. Stesso riguardo per gli over 65 si applica al reato di rapina. La proposta di legge risale al novembre 2016, è stata presentata dal Pd e firmata da una sessantina di deputati. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero