«Non c'è in programma nessuna richiesta di dimissioni» del ministro dell'economia Giovanni Tria. Lo ha detto il vicepremier Luigi Di Maio a Bruxelles,...
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«Quel che non vogliamo fare - ha spiegato il vicepremier - è scrivere nel Def cose non verea differenza del passato quando si dava un obiettivo nel Def e poi alla fine il deficit era più alto». «Avremo modo di interloquire, a me non preoccupa Bruxelles, se lo dovrà fare la Francia lo faremo anche noi». «Il CdM è oggi per quanto mi riguarda», e non ci sono «rinvii» sul Def.
«Io posso anche concordare con il costo delle parole di Draghi», ma guardando a quanto è avvenuto, in particolare alle elezioni del 4 marzo, «le forze politiche che guardavano solo ai numerini si sono autodistrutte», ha aggiunto Di Maio. E poi: «È inutile tirare a campare come governo, io non sono uno di quelli che porterà questo governo a tirare a campare» perché «o si fanno le cose o non ne vale proprio la pena».
«Ci sarà sempre un contradditorio con i tecnici, da che mondo è mondo, questo è evidente e vale per l'Italia come per tutti i Paesi», soprattutto «quando c'è un cambiamento radicale al governo è chiaro che c'è parte dell'apparato che rema contro, ma sono sicuro che nei prossimi anni impareremo a conviverci», ha detto inoltre dopo la polemica sugli attacchi ai tecnici del Mef. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero