Non gli è bastato esorcizzare la paura fingendo una normalità di facciata. Pochi giorni fa, Sergio Di Palo ha sentito bussare alla porta. Quando ha aperto il...
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«Per me sei solo un buco», avrebbe detto Di Palo in un messaggio a Tiziana. Quella frase scritta di getto è ora inserita negli atti che sono nelle mani del gip Tommaso Perrella del tribunale di Napoli. Sergio, dunque, è stato iscritto nel registro degli indagati per aver calunniato i due ragazzi di Battipaglia e gli altri due di Napoli ed Aversa, denunciati in Procura da Tiziana quando era ancora in vita. Deve rispondere anche del reato di falso per aver indotto la fidanzata a dichiarare, nella prima denuncia, di aver smarrito il cellulare. Circostanza raccontata solo, probabilmente, per allontanare il sospetto dalla coppia di aver pubblicato volontariamente i video. Circostanza, però, non verificata. A questo punto, resta quasi scontata l’archiviazione da parte del gip Perrella del procedimento per diffamazione aperto per i quattro ragazzi che avrebbero chattato con Tiziana per essere poi incolpati da lei. La prossima udienza è fissata per il 5 aprile.
Intanto, però, l’avvocato di Sergio, Bruno Larosa, chiarisce: «In questa vicenda ha già risposto il gip nel rigettare la formulata richiesta di archiviazione del pubblico ministero, in relazione alle indagini dello stesso pm che oggi iscrive nel registro degli indagati Di Palo per altri reati». Intanto, i carabinieri della sezione cyber-crime del comando Provinciale di Napoli sono riusciti a sbloccare l’iPhone della ragazza e ad estrapolare alcuni file audio risalenti alle ore precedenti alla morte di Tiziana.
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Il Messaggero