Terremoto, M5S: «Il governo tiene nella naftalina le donazioni degli italiani»

«Se di fronte alla situazione drammatica che sta vivendo il centro Italia il governo ha deciso di abdicare al proprio ruolo farebbe meglio a farsi da parte. Oggi in Aula il...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Se di fronte alla situazione drammatica che sta vivendo il centro Italia il governo ha deciso di abdicare al proprio ruolo farebbe meglio a farsi da parte. Oggi in Aula il ministro Finocchiaro ci fa sapere che i soldi delle donazioni che sta raccogliendo la Protezione Civile per le popolazioni colpite dal sisma sono ancora fermi e lo saranno fino a quando la macchina della burocrazia non avrà concluso i suoi tortuosi passaggi. Ma l'emergenza è adesso, non tra qualche mese». Così la deputata Laura Castelli, che ha presentato un question time alla presidenza del Consiglio per sapere se e come siano stati utilizzati fino ad ora i 28 milioni di euro in donazioni raccolti dalla protezione civile.


«La risposta del governo è da far cadere le braccia: tutto un rimando di competenze e di atti burocratici. In sostanza, quei soldi al momento non possono essere toccati perché così prevede un precedente protocollo siglato con le società di telefonia che raccolgono gli sms solidali. La raccolta si chiuderà, a meno di proroghe, il 29 gennaio e solo dopo quella data la Protezione Civile, in accordo con le Regioni, potrà valutare nello specifico il possibile utilizzo di quei fondi. I progetti emersi, infine, saranno sottoposti alla valutazione di un comitato dei garanti. Una procedura incredibilmente lenta che stride rispetto all'emergenza. Paradossalmente la solidarietà degli italiani viene tenuta in ostaggio dalla burocrazia», conclude.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero