Strage di Bologna, Ciavardini non risponde in aula, sarà indagato per reticenza

Strage di Bologna, Ciavardini non risponde in aula, sarà indagato per reticenza
«Abbiamo chiesto il verbale della testimonianza di Luigi Ciavardini per iscriverlo per il reato di rifiuto di testimonianza», è questo il commento del pm Enrico...

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«Abbiamo chiesto il verbale della testimonianza di Luigi Ciavardini per iscriverlo per il reato di rifiuto di testimonianza», è questo il commento del pm Enrico Cieri, al termine dell'udienza in Corte di assise a Bologna dove l'ex Nar, condannato in via definitiva per la strage della stazione, ma ora in libertà, è stato sentito come testimone.


Poco prima, in aula la tensione si era fatta sentire. «Lei ha detto che è innocente, ma chi è innocente grida la propria verità. Lei invece è reticente e sta rischiando un'incriminazione per testimonianza reticente continuata». aveva detto il  presidente Michele Leoni all'ex Nar, seduto al banco dei testimoni nel processo sulla strage del 2 agosto dell'80, che adesso vede imputato Gilberto Cavallini per concorso nell'attentato. Ciavardini si è rifiutato di rispondere in particolare a tre domande rivoltegli dal pm e poi riprese anche dal giudice: Chi lo ospitò a Villorba di Treviso attorno al 2 agosto? Chi gli diede un documento falso che poi utilizzò e chi gli diede un motorino per spostarsi in quei giorni? A questo punto l'avvocato Alessandro Pellegrini, che difende Cavallini, è intervenuto dicendo che l'accusa «continuava a fare sempre le stesse domande».  Gli animi si sono scaldati con toni alti e Leoni ha sospeso l'udienza cinque minuti.
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Il Messaggero