Statua coperta per un convegno islamico. Salvini twitta: «Solo a me sembra una follia?»

Statua coperta per un convegno islamico. Salvini twitta: «Solo a me sembra una follia?»
Un telo rosso per coprire una statua di Epaminonda, politico e militare tebano, in un teatro di Cario Montenotte, località del savonese, in occasione di un...

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Un telo rosso per coprire una statua di Epaminonda, politico e militare tebano, in un teatro di Cario Montenotte, località del savonese, in occasione di un convegno sul dialogo interreligioso organizzato dalla Confederazione islamica italiana insieme alla Federazione islamica ligure. Ne dà notizia il Secolo XIX spiegando che il drappo è stato posto sabato dalle due associazioni musulmane. Subito è scoppiata la polemica.


 
«Solo a me questa sembra una follia???». Così su Twitter il leader della Lega Matteo Salvini, linkando una foto della statua coperta da un drappo a Cairo Montenotte (Savona) durante una manifestazione islamica. 

«Hanno coperto Epamindonda», ha scritto sui social Mario Capelli Steccolini che ha restaurato l'opera. «Sia chiaro Epamindonda è stato coperto dai musulmani per esigenze cerimoniali», ha spiegato riferendo di avere anche provveduto personalmente a spostare un quadro «su richiesta» degli organizzatori musulmani che raffigurava una
donna con la schiena scoperta.

«Nessuna censura», ha replicato Chams Eddine Lahcen, presidente della comunità musulmana valbormidese e della federazione islamica della Liguria. «Ho coperto io la statua ma soltanto per esigenze cerimoniali e per poche ore. Stonava con l'ambientazione marocchina. Il nostro Islam è moderato questa polemica ci ferisce. Abbiamo organizzato un dialogo interreligioso per avvicinare tutti. Non ci permettiamo di coprire statue per motivi culturali», ha sottolineato negando di avere chiesto lo spostamento del quadro. Minimizza il sindaco di Cairo Montenotte Paolo Lambertini che parla di «malinteso». «La comunità islamica ha affittato una sala per un evento volto a favorire l'integrazione», ha osservato.



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Il Messaggero