Spagna, riaffidati al padre italiano i bimbi contesi: non li ha potuti abbracciare per oltre un anno

Spagna, riaffidati al padre italiano i bimbi contesi: non li ha potuti abbracciare per oltre un anno
Ritorno in Italia per i bambini e il loro papà, in Spagna in attesa di riaverli dalla madre. Juana Rivas, l'ex compagna spagnola dell'italiano Francesco Arcuri che...

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Ritorno in Italia per i bambini e il loro papà, in Spagna in attesa di riaverli dalla madre. Juana Rivas, l'ex compagna spagnola dell'italiano Francesco Arcuri che da un mese rifiutava di consegnare i due figli di 3 e 11 anni al padre in violazione di diverse sentenze italiane e spagnole, e dell'ordine di un giudice di Granada, questa mattina li ha consegnati alla Guardia Civil riferisce la tv pubblica spagnola Rtve. I due bambini, secondo l'emittente, potrebbero a breve tornare in Italia con il padre, che si trova a Granada. La coppia viveva in Sardegna. Il padre italiano non poteva abbracciare i figli dalla primavera del 2016, quando Rivas con il pretesto di vacanze in Spagna, aveva lasciato l'isola sarda di Carloforte dove viveva la famiglia per Granada con i due bambini. Dopo due mesi aveva denunciato Arcuri per presunti maltrattamenti - categoricamente negati dal padre dei due bimbi - e lanciato una campagna nei media spagnoli per non dovere consegnare i figli all'ex-compagno.


Nonostante diverse ingiunzioni giudiziarie italiane e spagnole Rivas si era resa irreperibile il 26 luglio con i figli in violazione di un ordine di consegna al padre del tribunale di Granada, che aveva emesso un mandato di detenzione nei suoi confronti. La donna era riapparsa la settimana scorsa ed era stata lasciata in libertà provvisoria da un giudice di guardia, nonostante rifiutasse sempre di consegnare i figli al padre. Il tribunale competente di Granada le aveva poi però nuovamente ordinato di consegnarli entro questo pomeriggio alle 17 pena l'ingresso in carcere. La donna è indagata per sottrazione di minori e disobbedienza alla giustizia. Alla svolta di oggi può avere contribuito la decisione del tribunale di dichiarare indagati per concorso in sottrazione di minori la consigliera giuridica e la psicologa di Rivas, come pure i familiari fino al secondo grado di consanguineità della donna.
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Il Messaggero