«Gli occhi della Marina Militare sul Mediterraneo e oltre». Il sottosegretario alla Difesa, Angelo Tofalo è stato a bordo del sommergibile della Marina Militare...
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Tofalo che a largo del porto di Civitavecchia ha partecipato alle manovre di immersione e navigazione sottomarina, ha definito lo Scirè «un agente segreto mastodontico, costruito con solidi materiali, così agile da consentire al suo equipaggio di raggiungere considerevoli velocità». Il sommergibile infatti è in grado di navigare a 12 nodi in superficie e 20 in immersione e di monitorare tutti i movimenti nel raggio di decine di miglia senza essere individuati. Con un equipaggio di 27 membri “altamente specializzati” lo Scirè acquisisce e fornisce informazioni di importanza strategica per la Difesa e la Sicurezza del nostro Paese e per Tofalo «rappresenta una importante componente militare, impegnato nel contrasto al terrorismo, al traffico illegale di armi ed esseri umani, al contrabbando, alla pirateria, ai reati contro l’ambiente e contro possibili atti ostili da parte di altri paesi che potrebbero mettere a rischio l’integrità territoriale e gli interessi nazionali sul mare».
Il sommergibile Scirè, S527 Classe Todaro - U212A, è equipaggiato con le più moderne apparecchiature e nasce da un progetto che Fincantieri ha realizzato grazie ad un accordo governativo tra Italia e Germania, coordinando il lavoro di aziende che, forti di un importantissimo know how tecnologico, hanno progettato e realizzato soluzioni incredibilmente innovative. Lungo 56 metri e largo 7 monta un motore elettrico di propulsione a magneti permanenti alimentato da corrente generata in maniera pulita dalla combinazione di idrogeno e di ossigeno per consentire al suo equipaggio di immergersi in acque profonde per lunghi periodi così da osservare, in assoluto silenzio, ciò che succede in maniera occulta: rimanendo perciò “invisibile”. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero