Turista violentata a Sorrento, la testimonianza choc: «In una foto la mia faccia terrorizzata con i loro corpi nudi»

Turista violentata, la testimonianza a Chi l'ha Visto: «In una foto ho visto la mia faccia terrorizzata circondata da organi sessuali»
«Appena ho bevuto il cocktail mi sono sentita strana... mi sono risvegliata nuda e circondata da uomini svestiti che scattavano le foto...», è la testimonianza...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Appena ho bevuto il cocktail mi sono sentita strana... mi sono risvegliata nuda e circondata da uomini svestiti che scattavano le foto...», è la testimonianza choc della turista violentata nel 2016 a turno in un hotel di Meta di Sorrento. Le sue parole vengono lette a Chi l'ha Visto?

Per questa violenza di gruppo sono stati arrestati cinque dipendenti. 

«Erano in dieci». Tutti licenziati, su Whatsapp si scambiavano i video dello stupro

La donna, di 50 anni, aveva scelto di trascorrere una vacanza in Costiera con la figlia dopo la morte del marito. Voleva festeggiare il compleanno della giovane. La turista è stata invitata a bere un drink al bancone, drogata e poi trasportanta in un alloggio del personale. «Si sono avvicinati, ho respinto uno di loro, ma sono stata schiaffeggiata. In gruppo mi hanno afferrato con violenza, è stato tutto caotico e ho sentito un dolore insopportabile. Mi ricordo di aver visto in una foto la mia faccia terrorizzata circondata da peni». 



I responsabili sono stati individuati grazie ai social e alle conversazioni su whatsapp. «Ieri mi sono fatto una milf», uno dei messaggi incriminati.  Si tratta di Antonino Miniero, Gennaro Davide Gargiulo, Fabio De Virgilio, Raffaele Regio e Francesco D'Antonio. Inchiodati dal loro Dna sul corpo della donna, che in urine e capelli aveva tracce di Z-drugs e Benzodiazepine, le droghe dello stupro. 
  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero