Shoah, ddl democrat al Senato: il 2018 sia l'anno anti discriminazioni

Shoah, ddl democrat al Senato: il 2018 sia l'anno anti discriminazioni
Proclamare il 2018 Anno dell'uguaglianza e della lotta alle discriminazioni razziali. È il disegno di legge depositato a palazzo Madama da alcuni senatori Pd, prima...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Proclamare il 2018 Anno dell'uguaglianza e della lotta alle discriminazioni razziali. È il disegno di legge depositato a palazzo Madama da alcuni senatori Pd, prima firmataria Laura Fasiolo, in vista del ricorrenza, il 14 luglio dell'anno prossimo, dell'80° anniversario della pubblicazione del «Manifesto del razzismo italiano».  Il «Manifesto» fu la premessa ideologica delle aberranti leggi razziali introdotte pochi mesi dopo con il decreto del 15 novembre, controfirmato da Re Vittorio Emanuele III di Savoia. Con il Manifesto e con le leggi che seguirono, agli ebrei venne proibito di prestare servizio militare, esercitare l'ufficio di tutore, essere proprietari di aziende, essere proprietari di terreni e di fabbricati, avere domestici 'arianì.  Gli ebrei vennero lentamente licenziati dalle amministrazioni militari e civili, dagli enti provinciali e comunali, dagli enti parastatali, dalle banche, dalle assicurazioni e fu loro proibito l'insegnamento nelle scuole di qualunque ordine e grado. Una discriminazione odiosa che a sua volta sarebbe diventata la premessa delle deportazioni verso i campi di sterminio del Terzo Reich.


Il decreto divenne legge il 14 dicembre 1938 e già (o forse bisognerebbe dire solo 'solò) nel 70° anniversario, il 16 dicembre 2008, il Parlamento ha incastonato una condanna solenne di quell'atto nella targa apposta nella Sala della Regina di Montecitorio nel corso di una cerimonia con il presidente della Camera Gianfranco Fini e il presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane, Renzo Gattegna.  Sulla targa si legge che le due autorità «hanno rievocato la vergogna delle leggi antiebraiche e razziste approvate il 14 dicembre 1938 dalla Camera dei deputati. La memoria delle persecuzioni e degli orrori che ne seguirono costituisca monito perenne affiché il Parlamento italiano sia per sempre baluardo della libertà e della dignità della persona secondo i principi e le disposizioni della Costituzione della Repubblica».  

Ebbene, stavolta i senatori dem Maura Fasiolo (prima firmataria del ddl), Manconi, Puppato, Cociancich, Favero e Pezzopane propongono che si vada oltre: fare del 2018 un anno di riflessione, approndimento e analisi su quanto accaduto, con eventi istituzionali e borse di studio. Prevedendo, inoltre, che per ogni anno successivo tali iniziative 'miratè abbiano luogo in coincidenza con il 27 gennaio Giorno della Memoria.

Il ddl all'art.1 stabilisce che «in ricordo degli ottant'anni dall'introduzione delle leggi razziali volute del regime fascista, l'anno 2018 è dichiarato Anno dell'eguaglianza e della lotta alle discriminazioni razziali. L'art.2 prevede che il 14 luglio 2018 nell'aula di uno dei due rami parlamentari si tiene una giornata dedicata al ricordo delle leggi razziali, a cui possono partecipare le rappresentanze degli studenti di ciascuna regione e provincia autonoma classificatasi prime nell'ambito di un concorso nazionale su base regionale avente ad oggetto le leggi razziali.  Al concorso hanno accesso gli istituti secondari di secondo grado che abbiano prodotto un elaborato tematico, individuale o di gruppo. Presso lo stesso ministero viene istituita una commissione con il compito di selezionare gli elaborati risultati vincitori, uno per ogni regione e provincia autonoma.  


La Commissione, prevede inoltre azioni volte: al recupero e al restauro di materiale storico, artistico, archivistico e museale riguardante le leggi razziali, finalizzate alla valorizzazione e alla pubblicazione, anche in formato digitale, del materiale stesso, nonché alla sua collocazione in un'unica banca dati consultabile on line; al riordino delle fonti storiche e alla pubblicazione dei relativi documenti insieme con i rispettivi inventari; all'istituzione di borse di studio e all'emanazione di bandi in favore degli studenti delle università italiane. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero