Città del Vaticano – La Chiesa italiana fa quadrato attorno alla figura del Presidente della Repubblica. Sulla linea di quello che alcuni giorni fa sintetizzava il...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L’Azione Cattolica ha espresso «stima e gratitudin»" per Mattarella, stigmatizzando «i toni degli attacchi di cui è fatto oggetto da più parti»: le forze politiche «ritrovino misura nel modo di condurre il confronto» e «sappiano esercitare un ancora maggiore senso di responsabilità istituzionale». Il Meic (Movimento ecclesiale di impegno culturale) si è detto anch’esso preoccupato per «il modo arrogante con cui si è voluto imporre al presidente della Repubblica la nomina di un ministro, atto di cui egli, secondo la nostra Costituzione, ha la titolarità». Secondo il Movimento cristiano dei lavoratori (Mcl), invece, «è il tempo della responsabilità, contro il tempo della demagogia e dell’intolleranza». «Si rischia che a pagare il prezzo più alto sia quel popolo in nome del quale tutti parlano», ha avvertito il segretario della Cei, monsignor Nunzio Galantino.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero