Il Medioriente è da decenni dilaniato dalla Guerra settaria tra Sciiti e Sunniti. Nata oltre mille anni fa come separazione e inimicizia religiosa, dopo la rivoluzione...
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L’invasione di Saddam Hussein nel 1980 da’ inizio alla Guerra Tra Iran (Sciita) e Irak (Sunnita) che dura otto anni e viene paragonata come conseguenze alla Seconda Guerra Mondiale. Oltre un milione di morti, ma c’è chi li stima a due milioni, nessun cambio di frontiere ma l’esplosione di un odio interminabile a cui si assiste oggi nello scontro tra l’esercito ISIS (Sunnita) e le forze del dittatore Assad (Alawita, clan affiliate agli Sciiti di Teheran). Assad è oggi supportato dall’Iran e ISIS è supportato ideologicamente da alcuni paesi del Golfo a maggioranza o affiliazione Sunnita (Qatar, Arabia Saudita).
Terreni di scontro sono Irak, SIria, Libano, Libia, Yemen, Mali e la striscia di Gaza. Nel tempo le ragioni sono diventate politiche, l’obbiettivo è la conquista del Medioriente da parte di Iran e Arabia Saudita, acerrimi nemici e finanziatori ciascuno delle proprie armate del terrore. Nella mente di questi regimi, il vincitore della Guerra santa conquisterà l’egemonia nell’Islam e nel Medioriente. I morti ogni anno sono centinaia di migliaia, e l’Europa appare oggi come un nuovo territorio di conflitto tra I due eterni nemici islamici. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero