Salvini: «Non temo M5S, a Di Maio i salotti buoni, a noi le fabbriche e le periferie»

Milano contesa da Lega e Cinque Stelle
«A Di Maio lascio i salotti buoni che preferisce frequentare rispetto alle fabbriche e alle periferie. Ognuno sceglie cosa fare nella vita».  Lo ha detto il...

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«A Di Maio lascio i salotti buoni che preferisce frequentare rispetto alle fabbriche e alle periferie. Ognuno sceglie cosa fare nella vita».  Lo ha detto il segretario della Lega Matteo Salvini in visita alla fiera 'G! Come giocarè a Milano. Oggi il borsino delle possibili alleanze tra Cinque Stelle e Lega Nord segna un punteggio bassissimo. A fasi alterne e cicliche, infatti, i due partiti sembrano avvicinarsi per poi respingersi sdegnosamente. Sicuramente mirano alla stessa fetta di elettorato.


E al segretario della Lega nord non sarà sfuggità la missione milanese di Di Maio che ieri nel capoluogo lombardo ha incontrato gli imprenditori di Confesercenti e i liberi professionisti di Confprofessioni. Per Salvini si tratta del classico tour milanese all'insegna dei salotti buoni.  «Rispetto il loro elettori, ma i 5 stelle dove governano fanno solo disastri - ha detto Salvini - Un conto è dire No, un conto è governare le città, figurarsi un Paese. Non sono capaci di pulire le strade di Roma, figurati cosa fanno a livello italiano. Non li temo. La Lega al contrario governa migliaia di Comuni e in Lombardia e Veneto fa bene da 20 anni».


Nel frattempo il M5S  ha presentato il programma per le prossime elezioni lombarde. Il candidato presidente ancora non c'è. Potrebbero candidarsi due deputati uscenti che hanno deciso di non ricandidarsi in Parlamento e di tentare la carriera al Pirellone. Sono Massimo De Rosa e Dino Alberti. Il primo provvedimento che verrà adottato dal M5S in caso di vittoria alle elezioni Regionali della Lombardia sarà la decurtazione del 50% dello stipendio dei consiglieri regionali.


«Tra le priorità individuate meno tasse alle imprese, stop alle delocalizzazioni, rilancio di una sanità realmente pubblica, abolizione del superticket, taglio delle liste di attesa, fine dell'incenerimento rifiuti, incentivi al trasporto pubblico». E ancora vecchi cavalli di battaglia come «l'abolizione dei vitalizi, la trasparenza negli appalti e nella gestione delle aziende a partecipazione pubblica». Grande «attenzione» anche «alle imprese» soprattutto alle piccole e medie. E qui i pentastellati lombardi ricordano e sottolineano il lungo e «proficuo» incontro avvenuto ieri nella sede di Confesercenti a Milano del vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio.
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Il Messaggero