Rigopiano, 9 estratti vivi, 5 morti. Identificata la terza vittima: è la mamma del piccolo Edoardo

Sopra quello che resta dell'hotel Rigopiano le ricerche continuano senza sosta: è una corsa contro il tempo. Altre quattro persone, due ragazzi di cui uno ferito e due...

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Sopra quello che resta dell'hotel Rigopiano le ricerche continuano senza sosta: è una corsa contro il tempo. Altre quattro persone, due ragazzi di cui uno ferito e due ragazze, sono state estratte nella notte. Fanno parte del gruppo dei cinque individuate ieri. Non solo: sarebbero state sentiti nuovi rumori provenire da sotto la neve e le macerie. I soccorritori hanno tuttavia recuperato anche altri tre cadaveri, due di donna e uno di uomo, che si aggiungono così alle due vittime finora accertate, i due camerieri del resort Alessandro Giancaterino e Gabriele D'Angelo. Anche una terza vittima è stata identificata: si tratta di Nadia Acconciamessa, mamma del piccolo Edoardo Di Carlo, ricoverato in ospedale, e moglie di Sebastiano Di Carlo, ancora disperso.


Il bilancio dei morti sale così a cinque. Nove le persone estratte vive da neve e macerie. Questi, sommati ai due sopravvissuti che al momento della valanga erano fuori dalla struttura, portano a 11 il numero dei superstiti.
 
I quattro estratti stanotte sono già all'ospedale di Pescara. Attorno alle 5.30 sono arrivati i tre giovani - due ragazze e un ragazzo - ora ricoverati; i medici definiscono le loro condizioni «buone». Verso le 8 è arrivato poi un ragazzo di 33 anni, che i sanitari stanno visitando. Si tratterebbe della coppia di fidanzati Vincenzo Forti e Giorgia Galassi, 25 e 22 anni, originari di Giulianova, e di Francesca Bronzi, 25 anni. Inizialmente sembrava che tra gli estratti vivi ci fosse anche il suo ragazzi, Stefano Feniello, 28 anni, originario di Salerno. Lui, però, risulta ancora tra i dispersi.

I superstiti della tragedia
L'elenco dei dispersi

I soccorritori non sono ancora riusciti a capire da dove provengano esattamente i nuovi rumori ma la speranza di portare in salvo altre persone è tanta. ​«Potrebbero essere superstiti, ma anche le strutture dell'albergo che si muovono sotto il peso della neve», ha detto il dirigente dei vigili del fuoco Alberto Maiolo al centro operativo di Penne (Pescara). «Vista la situazione, già avere estratto diverse persone vive è una grossa soddisfazione - ha aggiunto Maiolo -. Dobbiamo muoverci con molta cautela perché lo stato dei luoghi è pericoloso anche per noi».​

Giocano un ruolo-chiave anche le sofisticate tecnologie per la localizzazione dei dispersi attraverso i loro cellulari. Le strumentazioni, nonostante il buio, il freddo e la neve, hanno consentito di individuare il punto preciso in cui scavare, dando una traccia preziosa ai soccorsi.

Sono nove i sopravvissuti già tirati fuori dall'inferno di ghiaccio, quattro di questi bambini. I soccorritori hanno diffuso il video del salvataggio del piccolo Edoardo, i cui genitori, Sebastiano Di Carlo e Nadia, che risiedono a Loreto Aprutino (Pescara), sono ancora dispersi. Salvo anche Samuel, figlio di Michelangelo Di Domenico e Marina Serraiocco, anche loro dispersi.


Ieri si è potuta riabbracciare la famiglia Parete al completo: mamma Adriana, il figlio Gianfilippo di 8 anni e la piccola Ludovica hanno rivisto la luce e si sono riuniti con il padre Giampiero, il cuoco del resort che al momento della valanga era uscito dalla struttura rimanendo illeso e dando l'allarme. Il filmato del commovente salvataggio di Adriana e il figlioletto ha fatto il giro del mondo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero