Rider, la Regione Lazio presenta la legge sulle tutele. Zingaretti: «Di Maio non impugni»

La Regione Lazio ha presentato oggi un testo, nero su bianco, a difesa dei "fattorini digitali". Della cosiddetta "gig economy" i rider - chi consegna pasti a...

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La Regione Lazio ha presentato oggi un testo, nero su bianco, a difesa dei "fattorini digitali". Della cosiddetta "gig economy" i rider - chi consegna pasti a domicilio in bici - sono il volto più noto. Nel testo di legge saranno contenuti dunque alcuni aspetti di tutela per chi lavora attraverso piattaforme digitali, a partire da un salario minimo, da individuare in contrattazione collettiva, ma anche più sicurezza sul piano assicurativo, di previdenza e di salute. E poi, tra le idee: rifiuto del cottimo, manutenzione dei mezzi, ma anche indennità per particolari giorni o orari di lavoro.


 

«Tra i punti più importanti della proposta di legge ci sono la scelta di non individuare nel lavoro subordinato la forma per inquadrare questa tipologia di lavoro; si introduce poi l'obbligo della contrattazione per il salario con l'individuazione della paga oraria da stabilire in regime contrattuale», ha detto il presidente della Regione Lazio
Nicola Zingaretti nel corso della presentazione della proposta di legge. «La Regione - ha annunciato poi - stanzierà
2 milioni di euro per stipulare convenzioni con Inps e Inail per tutto ciò che riguarda la parte assicurativa del lavoro e degli infortuni».


Zingaretti: "Di Maio non impugni". «Noi ci auguriamo che il governo non solo non la impugni. Una volta approvata può rimanere in vigore, perché abbiamo lavorato affinché si rispettasse l'idea e la forma del tema del lavoro come grande competenza di carattere nazionale e non regionale. Ma sicuramente siamo contenti se potrà aiutare uno sviluppo anche della legislazione nazionale positivo», ha aggiunto Zingaretti. «Abbiamo inviato questa legge al ministro del Lavoro Luigi Di Maio - ha annunciato - in uno spirito di piena collaborazione, ma intanto se arriveremo a termine, approvando in Consiglio la legge, mi auguro con la concertazione e l'ascolto di tutti, allora si sarà fatto un buon lavoro per la nostra economia regionale e per l'Italia. Perché non è una legge contro qualcuno - ha concluso Zingaretti - ma è una legge che vuole aiutare questo settore economico a svilupparsi dentro una rete di tutele che va comunque sancita e garantita».

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Il Messaggero