India, con il riconoscimento facciale, in quattro giorni trovati 3mila bambini scomparsi

India, con il riconoscimento facciale, in quattro giorni trovati 3mila bambini scomparsi
In India un sistema di riconoscimento facciale ha permesso di identificare 3 mila bambini scomparsi in appena quattro giorni, che ora le autorità stanno riunendo alle...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
In India un sistema di riconoscimento facciale ha permesso di identificare 3 mila bambini scomparsi in appena quattro giorni, che ora le autorità stanno riunendo alle famiglie. Dati i risultati positivi del primo test, racconta l'emittente indiana Ndtv, il programma verrà esteso nel tentativo di trovare almeno parte dei 250 mila bambini spariti negli ultimi anni nel paese.


L'esperimento è stato condotto a Nuova Delhi, dove il software, sviluppato da una ong, ha confrontato oltre 45mila foto presenti su un sito dedicato ai bambini scomparsi con altre immagini prese da diversi database, comprese quelle di alcuni orfanotrofi. «Nei primi quattro giorni - spiega il report della polizia - sono stati identificati correttamente 2930 bambini, che ora verranno riuniti alle famiglie. Il sistema è simile a quello che ad esempio anche Facebook ha appena implementato sui social, e riconosce i volti facendo una mappatura delle misure e delle caratteristiche principali.

Questa tecnologia è sempre più diffusa per usi pubblici, anche se suscita numerose perplessità per i problemi di privacy. In Cina ad esempio le forze dell'ordine hanno già occhiali in dotazione che fanno una ricerca in tempo reale, che hanno permesso ad esempio di identificare un detenuto fuggitivo in mezzo a una folla di 60mila persone ad un concerto o di individuare un paziente di una clinica psichiatrica che era scappato. grazie all'analisi dei video di alcune telecamere di sorveglianza
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero